Vimercate – Duplice omicidio di Vimercate, intanto le certezze. Uno, sono stati aggrediti alle spalle, colpiti al cranio mentre guardavano la televisione seduti in poltrona. Così sono stati trovati i cadaveri di Antonio Campanini, ingegnere di 81 anni, e Azucena Moreno Laino di 78, nel pomeriggio di mercoledì 4 gennaio, dal badante dell’uomo e dalla sua segetaria, in via Adige. Secondo: conoscevano l’aggressore, troppo tranquilla la scena del delitto e nessun segno di resistenza attorno. Terzo: non si tratta di una rapina, perché di oggetti preziosi e di denaro ce n’erano e non manca niente.
Poi il dettaglio che almeno chiarisce un arco temporale ristretto: una vimercatese ha chiamato i carabinieri per avvisarli che nel pomeriggio di martedì li ha incontrati e ha parlato con loro, quindi erano ancora vivi. E quindi sono meno di ventiquattro le ore tra il delitto e il ritrovamento dei corpi.
Poi i dubbi, perché per esempio manca l’arma dell’assassinio, che non sembra sia stata rintracciata da nessuna parte. Sono ancora al lavoro gli uomini della Scientifica e intanto i carabinieri hanno sentito, tra mercoledì sera e giovedì mattina, i figli dell’uomo e della donna da cui aveva divorziato.
Il primo Aldo, è rientrato da Madesimo dove si trovava in vacanza con la famiglia dal 24 dicembre. Poi Laura, nata nel 1957 e quindi Elena, del ’62. Anche da loro i militari contano di ottenere particolari utili alle indagini. La magistratura di Monza ha aperto un fascicolo ma non è ancora stata eseguita l’autopsia sulle vittime, forse l’unica pista per chiarire definitivamente le cause della morte oltre ai colpi alla nuca.