Monza – La stagione di prosa del teatro Manzoni continua questa settimana con la commedia pirandelliana “L’uomo, la bestia e la virtù”. A portarla sulla scena monzese la coppia di attori-registi Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che lo scorso ottobre si sono aggiudicati a Napoli il premio “Le maschere del teatro italiano” per un’altra commedia tratta dall’opera dell’autore siciliano. Della produzione drammaturgica, e non solo, di Luigi Pirandello i due, che hanno alle spalle una collaborazione trentennale, si occupano infatti da lungo tempo.
Per “L’uomo, la bestia e la virtù”, come per altre loro pièce, la ricerca è cominciata dalle novelle, seguendo lo stesso percorso che Pirandello ha compiuto, attingendo alle sue prose per i testi teatrali. In questo caso, il riferimento è al racconto “Richiamo all’obbligo”. «Mai come in questo testo – hanno scritto Vetrano e Randisi nelle note di regia – la drammaturgia del grande maestro incontra e si esprime con il linguaggio del grottesco e genera una favola allegorica, o meglio un apologo, come lui stesso ha voluto definirlo. La situazione che ci racconta è di quelle, care al nostro autore, al limite del possibile, eppure credibilissime, paradossale risvolto di quella società claustrofobica e piena di convenzioni che Pirandello ha saputo scardinare pezzo dopo pezzo coi suoi affondi letterari e teatrali».
L’uomo è Paolino, un professore privato dalla doppia vita: alla sua immagine rispettabile si associa quella di amante della signora Perella; la virtù è moglie di Francesco Perella, capitano di marina, causa della sua infelicità e incarnazione della bestia. Un intreccio che potrebbe seguire una rotta pacifica, se una gravidanza inattesa, ed extraconiugale, non costringesse la coppia di amanti a difendere la virtù con ogni mezzo in una notte frenetica.
«Nella nostra lettura – dicono ancora i registi – lo spettacolo è tutto come contenuto, fin dall’inizio, in un grande armadio che sta sul fondo della scena. A poco a poco le ante fanno saltar fuori le voci, i gesti e le azioni dei personaggi». Sul palco ci sono anche Ester Cucinotti, Giovanni Moschella, Antonio Lo Presti, Margherita Smedile, Giuliano Brunazzi, Francesco Pennacchia.
Lo spettacolo è in scena fino a domenica 29 gennaio, all’interno della stagione in abbonamento. I biglietti sono in vendita al botteghino (martedì-sabato, 10.30-13 e 15-18; informazioni allo 039386500) e online, sul sito www.teatromanzonimonza.it. I prezzi vanno dai 13 euro della galleria, ai 22 della balconata, al 25 della platea (più prevendita); riduzioni per under18, diversamente abili, Cral convenzionati.
Letizia Rossi