Desio – Solo per effettuare le analisi necessarie, servono 138mila euro. E’ il preventivo che una società specializzata ha presentato al Comune, per analizzare il sottosuolo della cava di via Molinara, al centro di un traffico di rifiuti illeciti gestito dalla criminalità organizzata. Un mese fa i tecnici, insieme al vicesindaco Lucrezia Ricchiuti e ai funzionari comunali, avevano fatto un sopralluogo sull’area diventata tristemente famoso, ribattezzata come “la cava della ‘ndrangheta”.

Su incarico dell’amministrazione comunale, la società contattata ha presentato nei giorni scorsi il preventivo di spesa: 138 mila euro per effettuare carotaggi e rilievi, analisi mai eseguite da quando, nel 2008, è stata scoperta la cava. Permetterebbero di arrivare fino a 45 metri di profondità e rilevare quanto, effettivamente, il terreno è stato inquinato e se e quanto rischia di essere contaminata la falda acquifera. Poi ci vorrà la bonifica. Con questi risultati, l’amministrazione comunale potrà presentare la documentazione richiesta in Regione, per inserire la cava di via Molinara nella graduatoria delle cave da bonificare, per cui il Pirellone potrebbe stanziare dei finanziamenti.

 Il rischio, come già detto più volte, è che sia proprio l’ente pubblico ad accollarsi la spesa. Il proprietario del terreno infatti ha dichiarato di essere nullatenente. L’amministrazione comunale, attraverso il suo avvocato, sta tentando di rivalersi sul proprietario. Se però non dovesse ottenere il risultato sperato, dovrà sostenere la spesa con i soldi pubblici. Per questo, intende chiedere un finanziamento alla Regione. Ora la giunta, ottenuto il preventivo di spesa per le analisi, valuterà il da farsi.