Desio: un milione di chilometriper la Regata di Gianni Brugora

Un viaggio lungo quasi un milione e ventimila chilometri. É quello che ha percorso Gianni Brugora, 71 anni, gommista desiano in pensione, al volante della sua Regata 1700 station wagon, un gioiello Fiat color azzurro metallizzato datato 1985.
Desio: un milione di chilometriper la Regata di Gianni Brugora

Desio – Un viaggio lungo quasi un milione e ventimila chilometri. É quello che ha percorso Gianni Brugora, 71 anni, al volante della sua Regata 1700 station wagon, un gioiello Fiat color azzurro metallizzato datato 1985, quando ancora c’erano le lire. Gommista in pensione di Desio, molto conosciuto per far parte anche della sezione locale dei parà, in passato Brugora era un rappresentante e per questo decise di comprare una macchina molto capiente, ma mai si sarebbe immaginato che sarebbe diventata la compagna di una vita.

Sin dall’acquisto l’ha trattata con i guanti di velluto: «Vedi quella piccola ammaccatura sul copriruota?- spiega indicando la parte anteriore destra, dove c’è un’impercettibile inflessione della carrozzeria- Tempo un paio di giorni, non ci sarà più. Perché le macchine vanno trattate così, con cura allora sì che funzioneranno sempre e a dovere». Come dargli torto visto che il contachilometri dell’automobile ora sfiora il milione e ventimila chilometri. Qui non c’è nulla di digitale, è ancora quello di una volta, i numeri che girano fino a quando: «Tre anni fa si è azzerato tutto- racconta Gianni- ma di strada da percorrere ce n’è ancora tanta».

La sua Regata è in perfetto stato: «Il motore non l’ho mai cambiato, è ancora quello originale assolutamente. In questi anni ho rifatto la frizione, i freni, il cambio, ma niente di più solo la normale manutenzione. Quando posso, ci penso direttamente io, altrimenti mi rivolgo a un meccanico». La Regata gli è stata sempre fedele e l’ha portato lontano molto lontano. «La media dei chilometri annuali è stata di circa 40mila, soprattutto per motivi di lavoro con dei picchi in alcuni anni. Sono stato in Grecia, in Russia, in Polonia, non soltanto per viaggi personali o d’affari, ma anche per le fiaccolate con la parrocchia. La mia Regata era sempre presente e non ci ha mai tirato brutti scherzi, non ci ha mai lasciato a piedi».

Oggi però il mezzo da guinness dei primati buona parte del tempo lo trascorre nel parcheggio dell’attività di famiglia, un’officina da gommista lungo una delle principali arterie di traffico di Desio. Brugora ha tradito la sua Regata? «Sinceramente ho un’altra macchina». Neanche a scriverlo è sempre una Fiat e ancora una volta molto capiente: «Non è una station wagon, si tratta di una Multipla che uso con la famiglia, ma la Regata rimane la macchina di tutti i giorni, dei piccoli spostamenti». Brugora ha una vera passione per le automobili.

A parte la motivazione professionale, insomma facendo il gommista ne ha viste davvero tante, nel suo parco auto c’è anche una splendida Topolino, tenuta maniacalmente, non poteva essere altrimenti e ancora in perfetto stato. L’auto storica esce dal garage solo per occasioni speciali, nulla da spartire con l’amata Fiat Regata, che insieme a lui ha visto tutta l’Italia ed è arrivata fino alle gelide terre di Russia.
Cristina Marzorati