Monza – «E’ la storia di un’adolescente che si ammala di anoressia. Nessuna morbosità, nessun voyeurismo, voglio solo fare vedere che cosa succede a una giovane quando prende quella strada». Così Marco Pozzi, regista milanese formatosi ala scuola ”Ipotesi cinema ” di Ermanno Olmi, parla del suo film, «Maledimiele».
La trama
Un film che già nel titolo stigmatizza la capacità di questo male di insinuarsi in modo dolce: «luna di miele» è infatti la definizione data dagli esperti alla prima fase della malattia, quando il soggetto-vittima si sente in grande forma, padrone del mondo.
La trama racconta di Sara (Benedetta Gargari), che riesce a ingannare Enrico, il padre oculista (Gianmarco Tognazzi) e la madre Anna (Sonia Bergamasco): finge di condurre un’esistenza normale, senza traumi nè segreti. Unico affetto cui la ragazza sembra affidarsi in modo sincero è quello con la nonna (Isa Barsizza), che però muore d’improvviso. Nemmeno le sue amiche riescono a capire fino a quando, durante una gita scolastica, la ragazza sviene. E allora i suoi problemi con il cibo diventano evidenti a tutti.
Il premio
Vincitore di alcuni premi, tra cui il Premio Fiuggi Family Festival, nella sessantasettesima Mostra internazionale del cinema di Venezia, il film è nato da un’idea di Marco Pozzi e dal suo incontro con la sceneggiatrice Paola Rota. Insieme, i due hanno lavorato sia in rete, attraverso la consultazione di blog e forum che inneggiano all’anoressia, sia attraverso la frequentazione per un anno e mezzo dei centri più importanti per la cura dei disturbi alimentari.
Dentro la malattia
«L’anoressia -spiega Pozzi – è la principale causa di morte tra adolescenti. Fa più vittime dell’alcol, della droga e degli incidenti d’auto, eppure non se ne parla. Io voglio rompere questo tabù e guardare in faccia questa malattia, che sono convinto, ha delle origini sociali, come lo è stato l’isterismo nell’800 e l’autismo nella seconda metà del ‘900». Per l’importanza dell’argomento trattato e la serietà del progetto di ricerca, il film ha ricevuto il sostegno, tra gli altri, del Ministero dei beni culturali.
Giovedì la proiezione
In sostanza verrà proiettato in modo mirato in alcune città, tra cui Monza (giovedì 17 maggio, ore 21, cinema Capitol, via Pennati, ingresso 5 euro) e farà tappa in diverse scuole. Nella serata monzese, oltre al regista e al cast, sarà presente anche un’ esperta di anoressia, la dottoressa Renata Nacinovich, ricercatrice alla Milano Bicocca, responsabile del day hospital della clinica neuropsichiatria dell’ospedale San Gerardo.
Antonello Sanvito
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