Seregno – E’ l’ora dei playout. Il Seregno si aggrappa al doppio confronto con la Colognese per conservare il posto in serie D. Domenica, alle 16, la prima gara sul rettangolo in sintetico della compagine bergamasca, mentre fra sette giorni al “Ferruccio” si disputerà il retour match. Gli azzurri hanno preparato a dovere la sfida, sferzati dall’allenatore Luciano De Paola, che ha cercato di curare nei minimi dettagli l’importante contesa.
Tranne il difensore centrale Grassi, tutti i giocatori sono a disposizione del tecnico che ha quindi ampia possibilità di scelta nello schierare l’undici da contrapporre agli orobici. Un finale di stagione al cardiopalmo per l’attuale Seregno, ma che i suoi supporter hanno già vissuto più volte negli ultimi trent’anni. I ricordi sono ancora vivi per la salvezza conquistata allo stadio Kennedy di Novara nello spareggio contro il Rivoli. E poi ancora lo spareggio vittorioso allo stadio Azalee di Gallarate contro il Verbania, e l’ultimo batticuore sul neutro di Vigevano.
Domani, sarà un’altra giornata di grande passione e molta tensione ma anche carica di un duplice significato: raggiungere un risultato positivo per rendere concreto il passaggio di proprietà del 1913 Seregno. Il presidente in carica, Giuseppe Rocco, ultimamente solo sulla carta, ha più volte palesato di volere passare la mano e cedere la società. Alla sua porta ha subito bussato Eros Pogliani, il direttore generale azzurro, col quale Rocco ha forse troppo frettolosamente rotto il rapporto nel corso della stagione.
Dopo essere stato a lungo alla finestra, Pogliani, ha deciso di scendere in campo per salvare dall’anonimato il Seregno, che ha sempre dichiarato “di sentirsi affezionato, tanto da ritenersi a casa sua”. Sostenuto da qualche amico, altri ne sta cercando, spera di concludere la trattativa prima del retour-match dei playout. La proposta di Pogliani sembra la più concreta.
Paolo Volonterio