Monza – Max Biaggi in Procura a Monza questa mattina. Il campione romano di motociclismo è stato sentito come persona informata sui fatti dai pubblici ministeri Walter Mapelli e Caterina Trentini che stanno indagando a proposito delle condizioni dell’asfalto dell’autodromo monzese in occasione dell’ultima gara di Superbike il 6 maggio scorso.
Biaggi, insieme ad altri piloti, fu protagonista di una brutta caduta che potrebbe essere stata determinata proprio dalle condizioni scadenti dell’asfalto caratterizzato da pericolose bolle che si gonfiavano e sgonfiavano a seconda delle temperature. Anche lo statunitense John Hopkins, in gara 1, in sella alla sua Suzuki, in parabolica rimediò una frattura a un piede.
Caduta anche per Marco Macio Melandri, come Biaggi già sentito in gran segreto come persona informata sui fatti negli uffici della procura che ha messo sotto inchiesta Stefano Tremolada, un tecnico di pista, per il quale è stato ipotizzato il reato di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Illecito punito con la reclusione da 3 a 10 anni, se dal fatto deriva «un infortunio o un disastro» come recita il codice penale.
Intanto il circuito ha perso l’omologazione internazionale per effettuare gare di Superbike, omologazione che potrà essere riottenuta attraverso lavori di riadattamento.