Monza – Il bio prende piede. Alimenti e prodotti biologici a dispetto degli alti costi. Sembra non sentire la crisi questa tipologia di prodotto e nemmeno gli esercizi commerciali. Se si tratta di salute i monzesi non si fanno fermare dal prezzo: ad esempio sette euro per delle albicocche e tredici euro per i crostatini al cioccolato completamente bio non frenano il mercato biologico. Gli esercizi commerciali biologici sono in aumento, sul territorio monzese troviamo due mini market bio, una bio caffetteria e una gastronomia vegana. A Vedano Brianza è stato aperto un supermarket bio e a Biassono ne esiste già uno. Quella del bio non sembra essere una moda ma una scelta consapevole tra giovani e neo mamme. Curiosando tra gli scaffali degli esercizi bio non troviamo solamente prodotti comuni trasformati in bio ma anche degli alimenti completamente sconosciuti ai supermercati normali. Che cosa cambia tra un prodotto normale e uno bio? A questa domanda ha risposto Paolo Redaelli, esperto in scienze e tecnologia alimentare: «Il prodotto bio ha del valore aggiunto. Questi prodotti sono curati in ogni singolo passaggio dalla materia prima in avanti, si utilizzano confezioni eco-sostenibili a livello ambientale e per quanto riguarda gli allevamenti si mantiene e si cura il benessere dell’animale. Inoltre non vengono utilizzati additivi e coloranti nei prodotti biologici. Tutti questi accorgimenti rendono il prodotto più costoso, anche se non va demonizzato il settore alimentare tradizionale in quanto anche loro seguono delle procedure per la qualità dei prodotti».
Il mercato del bio prende piedeIl costo non conta se è salutare
Il bio prende piede. Alimenti e prodotti biologici a dispetto degli alti costi. Sembra non sentire la crisi questa tipologia di prodotto e nemmeno gli esercizi commerciali. Se si tratta di salute i monzesi non si fanno fermare dal prezzo.
