L’autodromo di Monza nel caosAdesso rischia il Gran premio

Inchieste, faide interne e asfalto irregolare. Mancano due mesi al Gran Premio di Formula 1. E attorno all'autodromo si addensano nubi di tempesta. Tanto da far temere per il futuro della corsa brianzola.
L’autodromo di Monza nel caosAdesso rischia il Gran premio

Monza – Inchieste, faide interne e asfalto irregolare. Mancano due mesi al Gran Premio di Formula 1. E attorno all’autodromo si addensano nubi di tempesta. C’è un’inchiesta gfiudiziaria che coinvolge i vertici della pista, Enrico Ferrari e Giorgio Beghella Bartoli. C’è il problema dell’asfalto in parabolica, finito sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti. C’è la guerra aperta tra Automobil club Milano e la Sias, la società che gestisce l’autodromo nazionale di Monza. C’è il ritorno sulla scena di Maurizio Flammini, che già due anni fa aveva tentato di sottrare il Gran premio d’Italia a Monza per portarlo a Roma, nel quartiere dell’Eur. Insomma, un brutto pasticcio che potrebbe far decidere a Bernie Ecclestone, il boss della Formula 1, di tagliare l’appuntamento brianzolo del circus iridato a favore di nuove piste. I pretendenti allo scettro monzese non mancano certo. E l’incertezza che regna sulla pitlane non aiuta.

Due pagine d’inchiesta sul Cittadino in edicola giovedì 28 giugno.