Monza – Gianluca Grignani ha deciso di festeggiare i suoi primi quarant’anni con un concerto evento atteso dai fans di tutti Italia. Le candeline le ha spente lo scorso 7 aprile, ma la festa sul palco è attesa per giovedì 12 luglio allo stadio Brianteo, primo dei quattro appuntamenti musicali di Monzaestate.
Una scelta tutt’altro che casuale per l’artista nato a Milano per poi trasferirsi proprio in Brianza.
«Ho trascorso la mia gioventù in Brianza – ha raccontato il cantante reduce dal grande successo del tour nei club di “Enjoy Natura Umana” – Tra i 18 e i 30 anni ho vissuto tra Monza, Lesmo e Concorezzo. Arrivavo dalla periferia nord di Milano, ma ho sempre amato il verde. È proprio qui, in Brianza, che ho iniziato a scrivere. “Destinazione paradiso”, per esempio, è nata nella cucina di Lesmo ». Ma da allora sono trascorsi diciotto anni.
Grignani era un ragazzo, con tanto talento, un rockettaro che amava anche i cantautori italiani. Di qui la definizione che lui stesso ha coniato di “cantautore elettrico”.
«Credo che sia una definizione che rispecchi bene la mia musica – ha spiegato ancora Grignani – ho sempre amato i cantautori italiani come Dalla, Battisti e De André. Sono partito da loro, poi ho conosciuto e amato il rock d’oltremanica e oltreoceano. È una definizione che valeva diciotto anni fa così come adesso».
Un’altra definizione che, almeno in passato, era associata a Gianluca Grignani era quella di “bello e dannato”. «È sorta di etichetta che fa parte di me, fa parte della mia storia e, credo, che non riuscirò mai a togliermi di dosso – ha precisato ancora Grignani – Il mio pubblico è molto trasversale come generazioni. Ci sono giovani che vedono in me l’anticonformista, altri che si fermano al musicista. Mi seguono i ragazzi di 16 anni, così come gli adulti di 45».
E quella di Grignani per la musica è vera passione. «Credo di averla ereditata da mio zio» ha precisato, ex dannato e ora padre di quattro figli. E ha aggiunto: «Da mio zio avevo ereditato la mia chitarra classica, a 14 anni, poi, ricordo, ho acquistato una Yamaha con i miei risparmi. Mi sarebbe piaciuto molto poter frequentare il conservatorio, ma non è stato possibile. Anche se ancor oggi non ho mai smesso di studiare».
E dopo la data di questa sera al Brianteo, il tour di Grignani si sposterà all’estero: Londra, Parigi, Barcellona e Bruxelles. E poi si vola in America. «Ho concerti programmati sia nel nord che nel sud America – ha concluso Grignani – “La mia storia tra le dita” in spagnolo è una delle canzoni più ascoltate, quasi al livello di “Azzurro” di Domenico Modugno».
Ad arricchire il concerto-evento di giovedì anche i Corona events, un circo umano di artisti e ballerini diretti dal regista Roberto Corona, reduci da importanti apparizioni internazionali, si esibiranno in performance spettacolari, innovative e coinvolgenti.
Costo del biglietto 20 euro (3 di prevendita) sul circuito www.ticketone.it.
Giusy Taglia