I saldi estivi hanno fatto flopRispetto al 2011 segnano -13%

A poco meno di un mese dall'avvio dei saldi estivi, si può fare il punto sull'andamento delle vendite di fine stagione con un monitoraggio sugli operatori del settore moda. Rispetto ai saldi estivi 2011, si riscontra un calo del 13%, con scontrino medio di 81 euro.
Sabato 5 partono i saldi invernaliAllerta Codacons: truffe sui prezzi

Monza – A poco meno di un mese dall’avvio dei saldi estivi, Federazione Moda Italia – l’associazione di settore aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – fa il punto sull’andamento delle vendite di fine stagione con un monitoraggio sugli operatori del settore moda, abbigliamento, intimo, calzature, pelletterie, accessori, tessile per la casa ed articoli sportivi. Rispetto ai saldi estivi 2011, si riscontra un calo del 13%, con scontrino medio di 81 euro spesi principalmente per capi estivi come polo, t-shirt, bermuda, costumi e moda mare, sandali e ciabatte. Gli acquisti importanti, giacche ed abiti da uomo e da donna, sono, se non strettamente necessari come in caso di cerimonie, rinviati a tempi migliori.

“È emblematico e preoccupante – sottolinea il presidente Renato Borghi – che neppure i saldi siano riusciti a rilanciare i consumi e che la grande disponibilità di assortimento, colori, taglie e, soprattutto, l’ottimo rapporto qualità prezzo non siano bastati ad incoraggiare i consumatori all’acquisto. Il futuro desta sempre più preoccupazione con un saldo negativo di ben 4.000 aziende del dettaglio moda in meno nel solo primo semestre 2012, a fronte delle 5.000 in meno di tutto il 2011, una pressione fiscale effettiva da ‘record mondialè al 55% del Pil, i conguagli Imu da versare e una disoccupazione in costante crescita salita al 10,8%. Speriamo in una ripresina in questa fase agostana di saldi – conclude Borghi – anche perchè, da una nostra indagine, è emerso un certo miglioramento della percentuale degli ottimisti nel futuro, passata dal 34% di giugno al 39% di luglio”.