Seregno – Aveva nello zaino sei razzi di segnalazione, un gps marino e un ecoscandaglio. Ma quando i carabinieri gli hanno chiesto spiegazioni, non ha saputo dire il perché. È finito nei guai così un seregnese di 21 anni, arrestato e condannato per direttissima a sei mesi di reclusione dopo essere stato sorpreso dai carabinieri di Lecco vicino a un approdo sul lago, a Malgrate. Il ragazzo era insieme a due compari, uno di Giussano e un pugliese, che sono stati denunciati.
I tre sono stati notati durante uno dei consueti controlli sul territorio in una zona in cui sono frequenti i furti sulle imbarcazioni; e hanno insospettito i carabinieri per un goffo tentativo di nascondersi e per i vestiti bagnati.

Un accertamento dei militari delle motovedette ha permesso di scoprire che il seregnese aveva con sé strumenti rubati poco prima da una barca ormeggiata poco distante. Per questo è scattato l’arresto per furto aggravato. Processato, oltre alla reclusione è stato anche multato.