Seregno – L’ultimo fine settimana ha aperto ufficialmente una fase di transizione, di difficile lettura, per la Comunità pastorale seregnese di San Luca.
Il saluto definitivo a don Giovanni Olgiati, il sacerdote arrivato in città da Nova Milanese poco meno di quattro anni fa, dopo essere stato scelto come responsabile della nascente realtà destinata ad unificare le parrocchie di Sant’Ambrogio, San Carlo e della Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto, ed ora destinato a tornare nella sua Magenta, saluto concretizzatosi domenica scorsa con una santa Messa molto partecipata nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, è stato preceduto il giorno prima dalla visita di padre Patrizio Garascia, vicario episcopale della zona di Monza, che ha informato i fedeli di un’altra partenza, quella di don Alessandro Giannattasio, che in coda ad un triennio in cui si è occupato della pastorale giovanile, a breve lascerà la Brianza per trasferirsi a Rozzano, dove assumerà l’incarico di amministratore della comunità di Cassino Scanasio.
Incerti appaiono i tempi del suo trasloco, che nelle intenzioni dovrebbe avvenire soltanto dopo la nomina dell’amministratore cui sarà affidata la Comunità pastorale di San Luca. Una nomina che, però, si sta rivelando più complicata del previsto, tanto che si sta facendo sempre più strada l’ipotesi che dell’onere si faccia carico monsignor Bruno Molinari, da pochi mesi subentrato come prevosto a monsignor Silvano Motta, fermo restando che un prete residente nella parrocchia di Sant’Ambrogio comunque andrà individuato.
Di tutto questo si parlerà in un incontro pubblico annunciato per il mese di settembre con padre Patrizio Garascia.
Nel frattempo, il 13 settembre Giovanni Calastri, 20 anni non ancora compiuti, entrerà nel seminario di Seveso: una decisione, la sua, che non ha sorpreso quanti ne hanno apprezzato settimana dopo settimana l’attività di servizio nella realtà parrocchiale di Sant’Ambrogio.
P. Col.