Seregno – Punto ed a capo. È l’impressione che tormenta la quotidianità delle famiglie che risiedono al civico 15 di corso del popolo, costrette loro malgrado, come già avevamo avuto modo di documentare un anno fa circa, a convivere con la sgradita presenza nel loro cortile di una miriade di piccioni. «Da allora -ammette Mario Pelletti, uno degli interessati-, qualche miglioramento c’è indubbiamente stato, ma siamo ben lontani da una situazione ottimale».
Ecco il perché: «Su nostra sollecitazione, l’amministrazione comunale ha contattato i due proprietari del lotto che chiude il cortile sul lato est, che è abbandonato da tempo ed è diventato pertanto una piccionaia vera e propria. Il primo risultato è stata una pulizia degli spazi, cui è seguita l’installazione di una rete metallica, che divide la parte di nostra competenza dalla loro, e di altre reti a protezione dei balconi e dei sottotetti, per impedire che i volatili vi mettano dimora».
Dopo qualche riscontro incoraggiante, ora gli inconvenienti si siano ripresentati quasi nella stessa misura precedente: «Purtroppo, i piccioni continuano ad infilarsi nell’edificio attraverso il tetto ammalorato e, di fatto, poco alla volta si sono impadroniti nuovamente dell’area. Servirebbero pulizie più frequenti, che probabilmente però i titolari, abitando altrove, non intendono realizzare».
La soluzione definitiva potrebbe arrivare pertanto solo da un intervento edilizio di proporzioni consistenti: «So che le ipotesi di lavoro prese in considerazione sono la demolizione con successiva ricostruzione oppure una riqualificazione. Credo che la seconda opzione sia al momento quella che ha meno probabilità di essere tradotta nel concreto, a causa di difficoltà tecniche e dell’esborso economico richiesto. Sia come sia, temo che i tempi per l’apertura del cantiere non saranno brevi e questo preoccupa».
P. Col.
Seregno: in corso del popolotorna l’incubo dei piccioni
Torna la preoccupazione per i residenti al civico 15 di corso del popolo a Seregno: i piccioni sono tornati ad infilarsi nell'edificio attraverso il tetto ammalorato e, di fatto, poco alla volta si sono impadroniti nuovamente dell'area, con i relativi rischi di carattere igienico-sanitario.
