Monza – L’aula magna dell’istituto Mapelli si è colorata di rosso Ferrari. Il team Ferrari Academy si è presentato agli studenti di quarta e quinta dell’istituto superiore in veste educativa, in collaborazione con Polizia stradale, per diffondere la cultura della sicurezza stradale tra i giovani. Chi meglio dei giovani può parlare ai giovani? Ecco scendere in campo Raffaele Marciello, di Lugano ma italianissimo, e Brandon Maisano, da Nizza, due giovani piloti del team che da tre anni lavorano e studiano nella Ferrari Academy. Con loro anche due agenti della Polstrada che, con strumenti multimediali hanno reso interessante l’incontro.
I giovani piloti, hanno 17 e 19 anni, hanno raccontato quanto sia importante la sicurezza e la concentrazione nella guida sia durante una gara sia quando si viaggia per le vie della città. Per gli studenti ascoltare ragazzi della loro età è stimolante oltre che interessante, il contatto che si crea è diretto e immediato.
«Il mio primo giro in pista è stato a 4 anni – dice Brandon – su un go-kart, è stato amore a prima vista. A 16 anni sono entrato nel team Ferrari e spero un giorno di fare il grande salto passando alla formula uno». Per Raffaele non è stata così immediata la passione per i motori: «A 3 anni e mezzo ho esordito ma ho lasciato fino a 6 anni quando ho fatto la prima gara con i kart. Da allora non ho più smesso sino al team rosso. Diciamo ai ragazzi quanto sia importante essere attenti e concentrati nella guida, se proprio vogliono sfogarsi e provare l’ebrezza della velocità meglio che scelgano una pista di kart rispetto alla strada».
Sono proprio le distrazioni il pericolo maggiore, sottolinea Cosimo Scaglione, referente per l’educazione stradale dell’ ufficio scolastico territoriale di Monza e Brianza: «I ragazzi devono capire che non si deve usare il cellulare mentre si guida, è la prima distrazione che può provocare incidenti». Lo stesso ingegnere e responsabile della Ferrari Academy, Luca Baldisserri, ha sottolineato l’importanza del concetto di guida consapevole. «La scuola deve insegnare ai ragazzi non solo le materie ma deve prepararli ad affrontare la vita – conclude Enrico Danili, preside dell’istituto – in ogni aspetto. Questo incontro è solo il primo di una serie che vorrei promuovere spaziando in vari campi per motivare i ragazzi a diventare cittadini consapevoli rispettando sé stessi e il prossimo».
Alessandra Sala