Monza – Saranno 50 le Province italiane nelle Regioni a statuto ordinario. Lo riporta il ”Corriere della Sera” anticipando gli ultimi ritocchi del governo al decreto legge che riforma le Province italiane e che arrivera’ con un decreto legge all’esame del primo Consiglio dei ministri di novembre. Le Province con meno di 350 mila abitanti o un’estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati dovranno essere accorpate con quelle vicine e, considerando solo le Regioni a Statuto ordinario, gli enti scenderanno da 86 a 50, comprese le dieci Citta’ metropolitane.
Secondo il decreto dalla fine di giugno 2013 tutte le province saranno guidate da un commissario. Ecco le Province previste dal piano allo studio dell’esecutivo.
PIEMONTE. Torino (Citta’ metropolitana); Cuneo; Alessandria e Asti; Vercelli si unisce con Biella e Verbano/Cusio e Novara (4).
LOMBARDIA. Milano (Citta’ metropolitana); Brescia; Bergamo; Pavia; Como, Varese, Monza Brianza; Lodi, Mantovano e Cremona; Sondrio e Lecco (7).
VENETO. Venezia (Citta’ metropolitana); Vicenza; Verona; Rovigo e Padova; Belluno e Treviso (5).
LIGURIA. Genova (Citta’ metropolitana); La Spezia; Savona e Imperia (3).
EMILIA ROMAGNA. Bologna (Citta’ metropolitana); Modena e Reggio Emilia; Parma e Piacenza; Ferrara; Ravenna, Forli’/Cesena e Rimini (5). TOSCANA. Firenze (Citta’ metropolitana); Grosseto, Siena e Arezzo; Lucca, Massa Carrara, Pistoia e Prato; Pisa e Livorno (4).
UMBRIA. Perugia e Terni (1).
MARCHE. Ancona; Pesaro e Urbino; Ascoli Piceno, Macerata e Fermo (3).
LAZIO. Roma (Citta’ metropolitana); Frosinone e Latina; Rieti e Viterbo (3).
ABRUZZO. L’Aquila e Teramo; Pescara e Chieti (2).
MOLISE. Campobasso e Isernia (1).
CAMPANIA. Napoli (Citta’ metropolitana); Salerno; Caserta; Avellino e Benevento (4).
BASILICATA. Potenza e Matera (1).
PUGLIA. Bari (Citta’ metropolitana); Lecce; Foggia, Barletta/Andria/Trani; Taranto e Brindisi (4).
CALABRIA. Cosenza, Crotone; Reggio Calabria (Citta’ metropolitana); Catanzaro e Vibo Valentia (3).
Per quanto riguarda le regioni a Statuto speciale, la Sardegna ha deciso, con un referendum, di dimezzare le Province, passando da 8 a 4 (Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano); in Friuli Venezia Giulia dovrebbero rimanere quelle attuali, ma con compiti consultivi mentre nessuna modifica e’ prevista per Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Sicilia.