Pane con meno sale in BrianzaI panifici pensano alla salute

Già da giovedì 103 panifici di Monza e della Brianza su 180 presenti metteranno in commercio pane a ridotto contenuto di sale e una locandina per informare la clientela. E' un'iniziativa concordata tra panificatori e asl brianzola su indicazione della Regione.
Pane con meno sale in BrianzaI panifici pensano alla salute

Monza – “Con meno sale nel pane c’è più gusto. E ci guadagni in salute”. Ecco lo slogan scelto dalla Asl e da Confcommercio di Monza e Brianza che aderiscono al progetto promosso da Regione Lombardia e dall’associazione dei panificatori. Già da giovedì 103 panifici di Monza e della Brianza su 180 presenti metteranno in commercio pane a ridotto contenuto di sale e una locandina per informare la clientela.

Il pane con una concentrazione di sale del 1,7% (contro il 2% attuale) sarà prodotto in vari formati, avrà lo stesso prezzo, ma sarà venduto utilizzando i sacchetti stampati appositamente per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di ridurre il sale a tavola. A cominciare dal pane.
“Un consumo eccessivo di sale- spiega Giovanni Bonfà, responsabile del servizio di igiene degli alimenti e nutrizione della Asl- può essere dannoso perché aumenta la pressione arteriosa ed è correlato al rischio di infarto del miocardio, ictus, scompenso cardiaco e insufficienza renale”.
La riduzione del consumo di sale è un’indicazione che arriva dall’Unione Europea è stata fatta propria dall’Italia che ora la sta attuando attraverso progetti su scala regionale e locale.

“Abbiamo aderito all’iniziativa, insieme con le sedi di Desio, Vimercate, Seregno e Seveso- spiega Marco Poppi, segretario dell’Unione Commercianti di Monza e del circondario- perché condividiamo il carattere sociale del progetto. Ringraziamo per la collaborazione i rappresentanti delle categorie di panificatori, la provincia e la camera di commercio che ci hanno sostenuto, predisponendo una campagna informativa”.

L’obiettivo della Asl è quello di arrivare al 2015 con una percentuale di sale nel pane dell’1,5%, poco per volta, per abituare il palato. Coinvolgendo anche mense aziendali e scuole. Nel frattempo c’è sempre al possibilità del pane toscano con una percentuale di sale dello 0,2%. “L’importante – avvertono i nutrizionisti- è non accompagnarlo da troppe fette di salame!”.
Rosella Redaelli