Meteo, gli Usa contano i danniNew York riparte, ma niente voli

Mentre Sandy perde potenza, gli Stati Uniti contano vittime e danni di due giorni di piogge, venti e mareggiate. Sono quaranta le persone morte nel passaggio sulla costa est e Sandy potrebbe essere ricordato come uno dei dieci uragani più costosi della storia americana. Voli fermi anche mercoledì.Leggi: Ventiquattro ore di follia a Manhattan di Martina Sassoli
Meteo, gli Usa contano i danniNew York riparte, ma niente voli

Monza – Mentre Sandy perde potenza, gli Stati Uniti contano vittime e danni di due giorni di piogge, venti e mareggiate. Sono quaranta le persone morte nel passaggio sulla costa est e Sandy potrebbe essere ricordato come uno dei dieci uragani più costosi della storia americana, con danni complessivi fino a 50 miliardi. Sono almeno 8,1 milioni le persone rimaste al buio e i black out hanno riguardato ben tredici Stati e il District of Columbia (dove si trova la capitale federale Washington). Lo ha reso noto il Dipartimento dell’Energia. E se le autorità informano sulle modalità per chiedere un risarcimento, le città – con New York in testa – provano a ripartire.

Non ancora in aereo, visto che le compagnie (Alitalia compresa) hanno comunicato la sospensione dei collegamenti con New York anche per mercoledì 31 ottobre, e neppure in metropolitana, che rimane allagata e sarà ferma ancora per qualche giorno (tre o quattro ha detto il sindaco Bloomberg). Hanno però ricominiciato a popolarsi le strade e i mezzi pubblici (oltre ai taxi) hanno ripreso servizio. Sono stati riaperti anche i ponti di Manhattan, Williamsburg e Brooklyn. E in Times Square e Quinta strada sono ricomparsi i turisti. Mercoledì riaprirà anche la borsa di Wall Street.

Ma i danni, come detto, sono enormi. Il presidente Barack Obama ha monitorato l’emergenza costantemente in contatto col sindaco Michael Bloomberg e ha dichiarato lo stato di catastrofe per New York. Il governatore del New Jersey ha parlato di una situazione «inimmaginabile».
A New York, un incendio ha distrutto almeno ottanta case nel Queens e c’è voluto l’intervento di oltre duecento pompieri per riportare la situazione alla calma. Molti gli alberi per le strade, abbattuti dalle raffiche a 70 miglia all’ora. Fermate tre le centrali nucleari, tra cui quella sul fiume Hudson.  Colpita Washington, pur in modo meno intenso tanto da poter riaprire le attività di scuole e uffici già mercoledì.

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