Monza – Martedì sarà sentita l’impiegata amministrativa del reparto di malattie infettive, mentre nei giorni scorsi i pm della Procura di Monza Salvatore Bellomo e Caterina Trentini hanno sentito una decina di persone informate sui fatti e i colleghi di Andrea Gori, il primario del reparto.
Nei prossimi giorni sarà il suo turno: «Siamo pronti a chiarire tutto» dice il suo avvocato, Raffele Della Valle, mentre Gori, direttore dell’unità operativa di malattie infettive del San Gerardo finora ha sempre detto: «Non abbiamo fatto nulla». Ma il luminare è indagato per un presunto traffico di sangue, almeno secondo quanto denunciato nel 2011 ai carabinieri di Seregno da una persona interna al reparto.
L’accusa che pende è quella di peculato nel caso fosse stato prelevato più sangue del dovuto e usato per scopi diversi da quelli istituzionali. Sarebbero già state accertate falsificazioni delle cartelle cliniche dei pazienti e sarebbe emersa anche un’ipotesi di truffa legata alla richiesta di rimborsi pubblici gonfiati. E’ emerso infine che il trasporto del sangue avveniva in borse frigo trasportate con motorini ai laboratori dell’Università Statale di Milano dell’ospedale Sacco (estraneo alla vicenda) per presunte sperimentazioni parallele.