Monza – Le applicazioni monzesi sono sotto gli occhi degli internauti di tutto il mondo. «Il Mostro Pino» è stato scelto da Apple come icona simbolo della categoria «applicazioni per la famiglia» nella presentazione del nuovo IPad mini. E’ un grande risultato che dimostra il successo internazionale dell’applicazione per IPad «made in Brianza» che in un anno ha scalato la classifica dell’Apple store, il negozio on line della casa di Cupertino.
E proprio questa settimana «Il Mostro Pino » sbarca anche su Samsung, l’altro colosso della telefonia mondiale.
Elena Prette, illustratrice monzese e Stefano Bruscolini, grafic designer riminese, sono i due creativi che hanno costruito questa applicazione per Ipad pensata per i più piccoli, ma apprezzata anche dai genitori. Si tratta di un libro interattivo con più di cento animazioni, raccontato in rima (in italiano) che tiene i bambini incollati alla «tavoletta ». La storia, infatti, è ricca di citazioni e riferimenti di derivazione cinematografica. Stefano ed Elena, però, non si sono fermati al racconto: hanno anche previsto, all’interno dell’applicazione, un ulteriore sviluppo («Crea il tuo mostro») che permette agli utenti di creare il proprio mostro grazie ad un editor all’interno dell’applicazione che consente migliaia di possibilità creative. E’ possibile, poi, condividere le proprie creazioni su internet: in un anno sono più di 4 mila i mostri pubblicati sulla pagina www.ilmostropino. com. Le creazioni pubblicate sono opera non solo di bambini, ma anche di adulti ed esperti del settore, segnala che il target del «Mostro Pino» è davvero trasversale. Il successo dell’applicazione è stato mondiale.
Ad un anno dalla sua presentazione ufficiale «Il mostro Pino» ha ottenuto diversi traguardi figurando tra le «applicazioni della settimana» e «scelte dallo staff» all’interno dell’App Store. Fino ad arrivare ad essere richiesti anche da Samsung. «E’ un investimento in cui crediamo moltissimo, da quello che abbiamo visto finora i bambini hanno sempre maggiore dimestichezza con questo supporto e la nostra sfida si aprirà anche al mercato estero e ad aggiornamenti sempre nuovi» dichiara la ventinovenne Elena Prette. Lavorare con Apple è un’avventura davvero molto stimolante: «E’ un rapporto assolutamente meritocratico – spiega Stefano Bruscolini a questo proposito – noi non abbiamo contatti con Apple, nel senso che non possiamo comunicare con loro per «spingere» la nostra applicazione o cose del genere; loro all’inizio ci hanno detto soltanto «fate un bel lavoro», poi tutto dipende soltanto dai risultati che hai ottenuto on line e dagli acquisti, è un metodo assolutamente trasparente». E ora con Samsung si apre un’altra frontiera.
Andrea Trentini