Monza – Un consiglio provinciale aperto, un flash mob a Desio, uno spettacolo teatrale a Monza. Sono le iniziative brianzole che giovedì 29 novembre si inseriscono nel calendario per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre). In via Grossi l’appuntamento è per le 17. All’ordine del giorno c’è il “Contrasto del fenomeno della violenza sulle donne” attraverso gli interventi del prefetto brianzolo Giovanna Vilasi, di Maria Luisa Carta (presidente Centro aiuto donne maltrattate) e di Maria Pia Ferrario (responsabile Progetto Artemide).
Nelle scorse settimane la consigliera Maria Fiorito (Pd) insieme alle colleghe Paola Gregato (Lega) e Rosella Panzeri (Pdl) aveva chiesto l’istituzione in Brianza di un “Osservatorio donna” per avviare iniziative, dalla una rete antiviolenza col coinvolgimento delle Forze dell’ordine e istituzioni alla sensibilizzazione nelle scuole.
Dalle 20.30 alle 21.30, in piazza Conciliazione a Desio, è in programma il flash mob organizzato da Cortile delle arti e comitato Desio Città aperta con l’adesione del Comune e di numerose associazioni di volontariato. Sull’esempio dell’opera dell’artista messicana Elina Chauvet, saranno posizionate in piazza scarpe (preferibilmente) rosse e candele dello stesso colore a simboleggiare le vittime di femminicidi in Italia e nel mondo. Le scarpe saranno poi donate alle assistite dalla San Vincenzo di Desio.
La città di Monza prolungherà a teatro l’impegno già intrapreso nel fine settimana con la commemorazione di Lea Garofalo (in collaborazione con Libera) e la presentazione del progetto per le scuole “Violenza? No grazie”, a cui ha partecipato la vicesindaco Cherubina Bertola. Al Villoresi di piazza Carrobiolo (alle 21) c’è “Home sweet home” interpretato da Quelli di Grock. Ingresso con offerta libera da destinare al Centro aiuto donne maltrattate. Lunedì 3 dicembre il sindacato pensionati organizza il convegno “Stop alla violenza” al Centro civico di via D’Annunzio.
Nel 2011 al Cadom di Monza sono stati segnalati 225 casi di maltrattamento.
Chiara Pederzoli