I residenti e la Saronno-SeregnoTra code, inquinamento e rumore

La linea Saronno-Seregno fa riunire in assemblea i residenti di via Goito a Seregno e i comitati Sant'Ambrogio e Solferino: «Tante parole, ma qui non abbiamo visto nessuno». Tra i problemi rilevati il passaggio a livello spesso abbassato, l'inquinamento e l'incubo del “fischio”.
I residenti e la Saronno-SeregnoTra code, inquinamento e rumore

Seregno – «In città esiste ancora l’amministrazione comunale?». E’ l’interrogativo che si sono chiesti i residenti di via Goito a Seregno riuniti in assemblea, mercoledì fondendosi coi colleghi del comitato sicurezza Sant’Ambrogio e comitato Solferino, per affrontare le continue problematiche che la riattivazione della linea ferroviaria Saronno-Seregno sta creando.
Per loro la latitanza è cronica perché nessuno degli assessori, tanto meno il sindaco si interessa di quanto succede in quel pezzo di città, nonostante i problemi ben noti.
«Avevamo letto – hanno sottolineato in coro – che l’assessore ai quartieri Riccardo Liviero, avrebbe dovuto fare un sopralluogo al ghetto in cui ci ha costretto Trenord. Sono trascorse settimane, non s’è vista nemmeno l’ombra. Noi cittadini siamo fatti per essere incontrati, contattati e non essere scansati quando i problemi sono di difficile soluzione e devono essere affrontati di petto anche di fronte ad enti superiori. Chi paga siamo noi che ci troviamo, rumori a non finire nelle nostre case, umidità e imprigionati in muri di cemento».

Denunciano poi che nel tratto della città della linea Saronno-Seregno mancano ancora tutte le barriere fonoassorbenti sul lato nord nei pressi del passaggio a livello di via Bottego, mentre sul fronte opposto, quello ad ovest devono essere ancora completati i moduli fonoassorbenti e il ripristino della recinzione dei confinanti pregiudicando così la sicurezza di noi residenti e delle nostre abitazioni. Le barriere fonoassorbenti finora collocate sono di cemento e non riducono alcun rumore dei 68 convogli che ogni giorni transitano.
«Quale amministratore o tecnico comunale è mai venuto sul posto a verificare la bontà e la sicurezza dei lavori eseguiti? Nessuno ». Il dito poi è stato puntato sul passaggio a livello di via Bottego, intransitabile nelle ore di punta: tra le 7 e le 8,30 del mattino, le 12 e le 17 e le 18,30. Colonne di auto non riescono ad attraversarlo per il poco tempo di apertura a causa il continuo susseguirsi di passaggi di convogli sia passeggeri che merci. «Il rischio di incidenti gravi – hanno detto – è incombente».
Infine Luciano Merlo ha lamentato l’uso del fischio al passaggio dei treni in prossimità delle sbarre di via Bottego «che rompe il sonno a chi abita vicino ai binari». Chiesto anche il fermo motore delle auto in attesa quando le barriere sono abbassate «per evitare un inquinamento pazzesco».
Paolo Volonterio