Monza – Due fumate nere nella prima giornata di votazioni per il nuovo presidente della Repubblica.
Alla prima tornata su un totale di 999 grandi elettori (su 1007 aventi diritto), Franco Marini ha ottenuto 521 voti, Stefano Rodotà 240, Sergio Chiamparino 41, Romano Prodi 14, Emma Bonino, 13, Massimo D’Alema 12, Giorgio Napolitano 10, Anna Finocchiaro 7, Annamaria Cancellieri 2, Mario Monti 2.
I voti dispersi sono stati 18 – tra cui una preferenza per il conte Lello Mascetti di “Amici miei” e della celeberrima “supercazzola” – le schede bianche 104 e le nulle 15.
Nessun candidato ha ottenuto la maggioranza qualificata di 672 voti (due terzi del totale) necessaria per l’elezione.
Seconda tornata – Nella votazione del pomeriggio hanno vinto le schede bianche: Stefano Rodotà ha ottenuto 230 voti, Sergio Chiamparino 90, Massimo D’Alema 38, Franco Marini 15, Alessandra Mussolini 15, Romano Prodi 13, Emma Bonino 10, Sergio De Caprio 9, Sibilia 7, Bindi 6, Severino 5, Berlusconi 4, Bersani 4, Finocchiaro 4, Napolitano 4, Merlo Ricardo 3, Castagnetti 2 , Cucuzza 2, Forlani 2, Grasso 2, Maniscalco 2, Palmieri 2, Sabelli Fioretti 2, Santanchè 2, Versace 2. I voti dispersi sono stati 41, le schede bianche 418 e le nulle 14.
E’ caduta l’indicazione di votare Marini: Pd, PdL, Lega Nord e Scelta Civica (745 voti) avevano annunciato scheda bianca. Molto complessa la situazione all’interno del Partito democratico, già tesa dopo l’assemblea di mercoledì sera. Tanto da far riconoscere al segretario Pierluigi Bersani che è in atto «una fase nuova. A questo punto penso tocchi al Partito Democratico la responsabilità di avanzare una proposta a tutto il Parlamento».
Se alla mattina aveva preso un voto il conte Mascetti, nel secondo scrutinio una preferenza a testa anche per due protagonisti del mondo del calcio: Gianni Rivera e Giovanni Trapattoni. Le votazioni riprendono venerdì 19 aprile alle 10.
Redazione online