La vertenza torna a Roma martedì 1 aprile. È la data fissata in agenda dal Ministero dello Sviluppo economico per l’incontro tra l’americana Micron e i sindacati, per riprendere il confronto e trovare entro la scadenza ultima del 7 aprile una soluzione che blocchi gli annunciati licenziamenti di 419 persone, 223 delle quali impiegate nel sito di Agrate e Vimercate.
Intanto i vertici nazionali delle organizzazioni sindacali hanno rilanciato chiedendo che la partita Micron, allargata a quella dell’intero settore della microelettronica italiana, passi direttamente nelle mani del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Pressing che anche il deputato Pd vimercatese Roberto Rampi sta attuando: martedì il parlamentare ha affidato ai più stretti collaboratori del premier la lettera scritta dai lavoratori dell’azienda ed è poi intervenuto alla Camera chiedendo l’intervento urgente di Renzi. Giovedì è arrivata la risposta siglata dal viceministro Claudio De Vincenti: riferendosi a Micron, ha spiegato che “è già stato calendarizzato un nuovo incontro per iniziare a entrare nel merito del piano industriale di Micron. L’obiettivo, promosso dal MiSe, è quello di arrivare in tempi brevi a un accordo definitivo che possa salvaguardare al meglio l’importantissima realtà rappresentata da Micron per il Paese”.