Dichiarazione dei redditi precompilata a partire dall’anno prossimo. E’ una delle principali misure di “semplificazione della vita del contribuente” che il Consiglio dei ministri ha esaminato e che secondo il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, riguarderà la vita di 30 milioni di contribuenti. Dal prossimo anno la dichiarazione dei redditi sarà quindi precompilata: mentre ora il lavoratore dipendente, con il Cud consegnato dal datore di lavoro, presenta il modello 730 e lo compila (avvalendosi, se vuole, di assistenza fiscale tramite Caf o di un professionista), nel 2015 le cose cambieranno.
Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri prevede che venga recapitata al contribuente il modello già pre-compilato, che potrà accettare o modificare. Nel dettaglio, i primi articoli del provvedimento dispongono che l’Agenzia delle entrate “mediante un’apposita unità di monitoraggio, riceve e gestisce i dati” dei flussi informativi utili.
Il contribuente quindi si vedrà recapitare il modulo “mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate” o anche tramite il Caf, o un commercialista. Sarà poi un altro provvedimento, sentito il Garante della Privacy, ad individuare le modalità tecniche per consentire al contribuente di accedere al 730 compilato. Il contribuente poi deciderà di accettare o modificare i dati. Il provvedimento stabilisce anche che con decreto del Ministro dell’Economia da adottare entro il prossimo 30 novembre, verranno rimodulate le misure dei compensi per i Caf e per coloro che prestano assistenza fiscale.
“E’ una grande opera di semplificazione”, ha detto Boschi in conferenza stampa al termine del Cdm, sul fisco lo Stato diventa “finalmente amico” dei cittadini. Ad oltre 30 milioni di italiani, ha continuato Boschi, dal 2015 verrà spedito a casa una dichiarazione dei redditi precompilta dallo Stato. Ci sarà la possibilità, ha aggiunto, di fare delle correzioni.
Ma se la dichiarazione verrà considerata corretta “si potranno dormire sonni tranquilli: questa opera di semplificazione renderà la vita più facile ai pensionati e ai lavoratori dipendenti”.
A parte la dichiarazione precompilata, sono varie le novità contenute nella bozza esaminata dal Cdm: salta ad esempio per le società l’obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi i crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione. I rimborsi dei crediti d’imposta saranno effettuati “entro 60 giorni sulla base di apposita richiesta sottoscritta dal contribuente, ovvero entro 20 giorni dalla ricezione” della comunicazione all’ufficio competente.