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Seregno: rabbia, amarezza e contestazione per il Ferruccio chiuso al calcio

Costretta a rimanere all’esterno dello stadio Ferruccio, dopo che soltanto quarantott’ore prima della partita contro il Pavia il Comune di Seregno aveva negato l’autorizzazione all’ingresso del pubblico all’impianto, essendo in corso l’iter di completamento delle certificazioni indispensabili, la tifoseria del Seregno ha sfogato la sua rabbia con un paio di striscioni esposti in città, uno in mattinata a fianco della sede municipale di via Umberto I ed uno a ridosso del fischio d’inizio sulla cancellata dell’impianto sportivo.
Nel mirino è finito in particolare Antonio Cananà, commissario straordinario del Comune di Seregno, considerato colpevole di troppa fiscalità in questa fase. Nel dopogara, l’amministratore delegato azzurro Matteo Fraschini si è mostrato preoccupato: «Stiamo cercando uno stadio alternativo, ma non è semplice».


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