L’avvocato risponde: ho denunciato mio figlio per spaccio e ora è indagato. Posso ritirare la denuncia?

Nella rubrica “L’avvocato risponde” il caso di un padre e del procedimento nei confronti del figlio. Risponde l’avvocato Marco Martini.
Monza polizia di Stato
Monza polizia di Stato

Buongiorno.
Sono il padre di un ragazzo tossicodipendente. Siccome non ce la facevo più a vedere mio figlio sottrarre beni e denari da casa per andare ad acquistare droga, mi sono recato alla polizia e l’ho denunciato perché ero e sono convinto che spacciasse. So che mio figlio è poi stato indagato. Tuttavia mi ha parlato in questi giorni e mi ha promesso di rivolgersi a un centro di recupero.
Posso tornare dalla polizia per ritirare la denuncia?

Gentile signore,

se la denuncia che lei ha proposto riguarda solo l’attività di spaccio che suo figlio avrebbe posto in essere, il fatto reato viene valutato dal pm competente il quale, esperite, le opportune attività di indagine deciderà se sulla scorta della sua denuncia siano emersi riscontri grazie all’attività della polizia giudiziaria.

Se sarà così spetterà al pm esercitare l’azione penale.

Il delitto p.p. dall’articolo 73 DPR 309/90 è delitto procedibile d’ufficio. Nel nostro sistema processuale penalistico i fatti reato nascono a querela di parte, in alcuni casi revocabile, in altri no. Oppure d’ufficio. La denuncia che lei ha proposto se riguarda eventi compiuti dal figlio nei suoi confronti potrebbe anche essere qualificata querela, dipende da come è stata compilata, e allora su alcune ipotesi di reato la procedibilità potrebbe venir meno.

Per quel che riguarda invece il fatto reato che lei ha denunciato, ovvero che suo figlio spacci, nel senso della vendita di droga per trarne un profitto, la sua denuncia non è rimettibile trattandosi di reato procedibile d’ufficio.

Accadrà pertanto che il pm dovrà valutare se gli elementi raccolti sulla scorta della sua denuncia ed acquisiti dalle forze di pg, magari con osservazione controllo e pedinamento del figlio, oppure acquisendo dichiarazioni di eventuali acquirenti consentano al pm l’esercizio dell’azione penale.

Per rispondere quindi al suo quesito non è possibile che le rimetta o ritiri la denuncia e anzi è probabile che venga ascoltato dal pm in relativamente al suo contenuto.

Avv. Marco Martini *

* Iscritto all’ordine degli Avvocati di Monza dal 1997. Nato a Vicenza e dal 1984 vive a Monza, ha frequentato il liceo classico Zucchi e si è poi laureato presso l’Università statale di a Milano. Socio fondatore della Camera penale di Monza, ha conseguito diploma della Scuola di Alta specializzazione della UCP; iscritto alle liste del patrocinio a spese dello Stato, delle difese d’ufficio, si occupa in via esclusiva di diritto penale carcerario e societario.