Festa della musica Aprite le orecchie

Un gioco con le parole e uno sciopero dei treni. Così in Francia è nata la Festa della musica (il 21 giugno dal 1982) e così qualche tempo dopo è arrivata in Italia. Ora anche a Milano, e in tutto il mondo.
Il manifesto della Festa della musica, in programma il 21 giugno
Il manifesto della Festa della musica, in programma il 21 giugno dal sito ufficiale

Un gioco con le parole e uno sciopero dei treni. Grazie all’assonanza tra la festa e la voce del verbo fare, dal 1982 la Francia rilancia ogni anno la giornata interamente dedicata alla musica. “Faites de la musique e Fête de la musique” il 21 giugno: l’inizio dell’estate per dare voce, fiato, strumenti e spazi a musicisti dilettanti o professionisti rappresentanti di tutti i generi che la musica può regalare. Chiunque, purché disponibile a mettersi in scena. Gratuitamente.

Inutile dire che quell’idea, dell’allora ministro alla cultura Jack Lang, nella Francia dell’arte e della cultura ha attecchito immediatamente, e di anno in anno ha trovato nuova linfa per ripetersi e crescere. E spargere semini che l’hanno fatta diventare un evento internazionale.

Uno di quelli è arrivato anche in Italia, nel ‘94. E ci era arrivato grazie a uno sciopero che aveva impedito a Marco Staccioli, oggi presidente dell’Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica, di lasciare Parigi in treno. Proprio quel giorno. Colpo di fulmine e volontà di replicare l’iniziativa. L’anno seguente quindi la Festa della musica fece suonare Napoli e Roma (insieme a Barcellona, Berlino, Bruxelles, Budapest, Praga). E poi molte altre città nell’ambito della Festa della musica europea. Fino ad arrivare alle 440 nel mondo di quest’anno (pure Brescia e Torino). Quindi nel 2014 c’è anche un compleanno tondo da festeggiare.

Nel weekend del primo giorno d’estate (che porta anche i Pearl Jam a San Siro, ma questa è un’altra storia), per la prima volta ci sarà anche Milano per “mettere in nota” la città. Musica live acustica, elettronica, jazz e swing, classica, rap e hip-hop. E poi “Make music Milan” che invita i cittadini ad aprire bene le orecchie. Perché si sono prenotati oltre 130 artisti per esibirsi in 90 postazioni in tutta la città per oltre 500 ore totali di musica dalle 18 alle 24.

“Le esibizioni si divideranno in due fasce orarie, dalle 18 alle 21 e dalle 21 alle 24, durante le quali gli iscritti potranno esibirsi e coinvolgere i cittadini dell’intera città, periferie comprese. E non sono escluse sorprese dell’ultimo minuto, in quella che si delinea come la più imponente condivisione di musica dal vivo per le strade di Milano di sempre”, spiegano gli organizzatori nella presentazione.

E poi: “La serata si potrà seguire con un doppio streaming: RadioAttiva trasmetterà “itinerante” girando per la città sul “pub a pedali” Birriciclo e ResetRadio racconterà la manifestazione in una “diretta dai campi” con inviati che, grazie a una app sui loro smartphone, metteranno in collegamento le Feste della Musica di Milano, Parigi, New York, Pechino, Dubai e Logroño, in Spagna”.

Musica libera in circolazione, insomma.

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