#Morosininpista: nei test di Barcellona ancora lenta la Ferrari che ha provato la qualifica – FOTO

FOTO - Giovedì, l’analisi del giornalista Nestore Morosini del secondo giorno di test pre-Mondiale sul circuito di Barcellona. Intanto c’è il rischio che l’inizio slitti a maggio.
F1 2020 Test Barcellona 27 febbraio Formula 1: Ferrari Sebastian Vettel - foto Fabio Vegetti/ilCittadinoMB
F1 2020 Test Barcellona 27 febbraio Formula 1: Ferrari Sebastian Vettel – foto Fabio Vegetti/ilCittadinoMB

Giovedì, secondo giorno di test sul circuito di Barcellona. Sebastian Vettel ha provato la qualifica nei test mattutini utilizzando le gomme rosse più morbide (C5), fermando il cronometro 1.16.842. La SF1000 è risultata lenta nel terzo settore, segno che aveva a bordo un certo quantitativo di benzina. Ma nei test questo è normale, perché non si va in pista, come nella effettiva qualifica del gran premio, con in 7/8 litri necessari per il giro di lancio e il giro veloce. In questi test almeno 30 litri di carburanti nei serbatoi c’è sempre. E allora togliamo 3 decimi per il surplus di benzina, togliamo altro 2 decimi alla mancanza di adrenalina che invece c’è nel sabato del gran premio. Il tempo di 1.16.342 è ancora lento se lo paragoniamo al tempo ottenuto da Vettel l’anno scorso a Barcellona, nelle qualifiche del GP di Spagna: 1.16.673. Un incremento insufficiente tenendo conto che rispetto anno dopo anno le monoposto sono più veloci almeno di 2 secondi al giro.


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Voglio dire che la Ferrari di quest’anno è quella dell’anno scorso, che era eguale a quella dell’anno prima e così via fino a quattro anni fa, quando i tecnici di Maranello indovinarono a realizzare una monoposto con le pance alte che poi tutti hanno copiato. Poi qualche modifica, uno spigolo diverso, un’ala anteriore diversa, ma tutto sommato la macchina sembra essere rimasta la stessa. Solo il motore, l’anno scorso, è migliorato. Ma anche gli avversari fanno progressi sulle power unit.

Un altro termine di paragone che deve preoccupare i tecnici la Ferrari, è il tempo della Racing Point di Stroll, solo 0,277 peggiore di quello di Vettel. Fa sorpresa vedere la Ferrari così ravvicinato da una macchina non cert trascendentale. E più ancora deve preoccuparli il tempo della Red Bull di Verstappen: 1.17.593 con gomme soft (gialle C3), solo 0,897 peggiore di quello di Vettel. Evidentemente i responsabili della squadra austriaca sono convinti di poter insidiare da vicino la Mercedes, anche se utilizzerà il volante mobile. Da quel che ho visto finora, la Rossa sembra statica nella progettazione, dandomi ragione nella mia prima valutazione: quella cioè che in seno allo staff tecnico di Mattia Binotto manchi l’uomo della scintilla, quello che invece la Red Bull ha identificato, giustamente, in Adrian Newey. L’uomo cioè che possa uscire dalle piccole modifiche per arrivare a una vera rivoluzione tecnica. Spero di sbagliare, ma sinceramente non credo.

Intanto il Barhein ha chiuso le frontiere agli italiani, per via del Coronavirus, mentre ci sono dubbi per Australia e Vietnam. Con la Cina da tempo posticipato. C’è il rischio, non so quanto concreto, che il Mondiale slitti al 3 maggio e cominci in Olanda o, addirittura, che venga annullata la stagione intera.