Gianetti Ruote: mille manifestano nel Bresciano (200 brianzoli) contro i licenziamenti di Ceriano Laghetto. Attesa per l’udienza in Tribunale

Insieme ai lavoratori Gianetti, anche i rappresentanti dei lavoratori di aziende come ST, Candy, Agrati, Fontana e altri ancora. Tra poche ore, il 5 ottobre, in Tribunale a Monza, udienza per il ricorso che, se accolto, potrebbe portare all’annullamento dei 152 licenziamenti
La manifestazione nel Bresciano contro i licenziamenti alla Gianetti
La manifestazione nel Bresciano contro i licenziamenti alla Gianetti

C’erano mille persone, 200 delle quali provenienti dalla Brianza, alla manifestazione contro i licenziamenti alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto tenuto nella mattinata di lunedì 4 ottobre a Carpenedolo, sede della Gianetti Fad Wheels, che ha la stessa proprietà, il fondo tedesco Quantum, della fabbrica chiusa in Brianza.

Un incontro pubblico per difendere i posti di lavoro, 152 in tutto, tagliati con la decisione presa a inizio luglio di porre fine alla produzione nello storico sito di Ceriano. «Una bella partecipazione -spiega Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Monza e Brianza- Hanno partecipato anche i delegati di molte altre aziende brianzole, così come da altri territori lombardi». Insieme ai lavoratori della zona del Garda, per i quali era stato indetto uno sciopero di quattro ore, c’erano, infatti i rappresentanti dei lavoratori di aziende come ST, Candy, Agrati, Fontana e altri ancora.

Alla manifestazione erano presenti anche rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm, le categorie dei metalmeccanici, a livello nazionale. Per la Fiom, ad esempio, la segretaria generale Francesca Re David e Michele De Palma. per la Fim Ferdinando Uliano. La Re David ha richiamato la responsabiltà del Governo chiedendo nuovi ammortizzatori sociali per gestire la trasformazione che il Paese sta attraversando ad esempio nel campo dell’automotive. Sulla questione Gianetti il sindacato ha sempre puntato sulla reindustrializzazione dell’area industriale di Ceriano, chiedendo alle istituzioni di farsi parte attiva in questo processo.

Ora però l’attenzione si sposta sul Tribunale di Monza: per la mattina di martedì 5 ottobre è prevista un’udienza per analizzare il ricorso per comportamento antisindacale presentato contro l’azienda da parte delle organizzazioni dei lavoratori. Se i giudici accogliessero il ricorso i licenziamenti potrebbero venire annullati, come è già successo nel Tribunale di Firenze per una causa simile a quella della Gianetti, relativa, stavolta, alla Gkn. E allora si potrebbe cercare di riallacciare una trattativa per trovare una soluzione diversa a quella sancita dal mancato accordo tra le parti, nella trattativa che un paio di settimane or sono ha chiuso i 75 giorni concessi per la procedura per il licenziamento collettivo.

Lavoratori e sindacato, insomma, sperano nel Tribunale, il cui pronunciamento è atteso anche dagli altri protagonisti della vicenda. Le nuove strategie per dare una speranza ai lavoratori saranno decise alla luce della sentenza.