Acsm-Agam ha approvato il Piano industriale 2022-2026: investimenti per 457 milioni

Ammontano a 457 milioni di euro gli investimenti che Acsm-Agam ha previsto, da qui al 2026 e inseriti nel nuovo Piano industriale.
I lavori per il teleriscaldamento
Da lunedì 3 luglio Acinque al lavoro per il teleriscaldamento

Il Consiglio di amministrazione di Acsm Agam spa ha approvato il Piano Industriale 2022-2026 del Gruppo. «Il Gruppo conferma, anche per il Piano Industriale 2022-2026 – comunica la multiutility che ha sede a Monza – le linee strategiche dei precedenti business plan, seguendone il percorso già tracciato, concentrato sullo sviluppo sostenibile nei propri territori attraverso i seguenti principi chiave: sostenibilità e trasparenza, innovazione e digitalizzazione, valorizzazione territori di riferimento, valorizzazione risorse umane e centralità del cliente.

Il valore dei progetti correlati a specifici obiettivi per lo sviluppo sostenibile è pari a 397 milioni di euro, di cui 307 milioni di euro di investimenti riferiti al Gruppo e 90 milioni di euro riferiti a interventi di efficientamento e riqualificazione energetica presso terzi. Il Piano Industriale 2022-2026 prevede complessivamente investimenti per 457 milioni di euro che garantiscono valore e continuità nel lungo termine per tutti i territori nei quali il Gruppo opera». «Al 2026 – viene specificato -è previsto rapporto PFN/Ebitda a 2,6 e Leverage (Posizione finanziaria netta/Patrimonio Netto) a 0,5. Il Gruppo mantiene una forte attenzione agli azionisti prevedendo, un pay out medio in arco piano intorno all’80% del risultato netto di Gruppo».

Acsm-Agam ha approvato il Piano industriale 2022-2026: investimenti per 457 milioni
Paolo Soldani e Mario Canzi

«La sostenibilità è il valore chiave del Piano Industriale 2022-2026 – precisano Marco Canzi e Paolo Soldani, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Acsm Agam –, che conferma ancora una volta l’impegno del nostro Gruppo nella transizione energetica, nell’economia circolare e nella digitalizzazione. Ben il 67% degli investimenti in arco piano è destinato ad attività correlate ad obiettivi per lo sviluppo sostenibile, perché servono progetti concreti per contribuire al taglio delle emissioni entro il 2030 e al raggiungimento della neutralità climatica che tutti i Paesi dell’Unione europea hanno come obiettivo entro il 2050. Sempre mettendo al primo posto la generazione di valore per i territori in cui operiamo e dei quali siamo espressione».