Sarebbe Mauro Baldissoni, dirigente di alto livello nella Roma di James Pallotta, il volto noto del fondo americano che sta trattando l’acquisizione del Monza. Ex vicepresidente e direttore generale del club capitolino tra il 2011 ed il 2020, l’avvocato rappresenterebbe gli investitori statunitensi nelle discussioni concrete avute negli ultimi giorni con la holding della famiglia Berlusconi.
Contattata, l’attuale proprietà Fininvest ha preferito non commentare. La trattativa però sarebbe in stato avanzato, tanto da aver già iniziato ad abbozzare un accordo di massimo, per una cessione della maggioranza delle quote, attorno al 70%. Come consuetudine, i negoziati non partono mai da una totalità delle quote, ma l’obiettivo sarebbe quello di raggiungere velocemente il passaggio completo. La famiglia Berlusconi, con la sua holding Fininvest, attendeva da tempo un interlocutore credibile a cui lasciare il Monza. L’apertura decisiva è concomitante con la pubblicazione del bilancio della settimana scorsa, proprio come previsto ormai da tempo. Fondamentale infatti, per iniziare ad imbastire le contrattazioni, un documento economico di massima dal quale passare velocemente alla due diligence. Il Monza ha registrato nuove perdite per una cinquantina di milioni di euro, ma anche un incremento del 25% nel capitolo entrate, piuttosto incoraggiante a fronte soprattutto della conferma dei diritti televisivi.
Secondo quando è stato possibile raccogliere, l’Amministratore Delegato nonché Vicepresidente Adriano Galliani rimarrebbe all’interno della società, pronto a collaborare con la nuova proprietà.