Serie A, Vanoli su Torino-Monza 1-1: «C’è rammarico. Vlasic su Djuric? Lavoriamo a zona»

Nella tredicesima giornata di Serie A il Monza di Alessandro Nesta pareggia 1-1 in trasferta contro il Torino: botta e risposta nella ripresa con le reti siglate da Masina al 59′ e da Djuric al 63′. Granata a digiuno di vittorie da quattro turni e nella prossima giornata ospiteranno il Napoli di Antonio Conte.

Serie A, Torino-Monza 1-1: le dichiarazioni di Paolo Vanoli

A fine gara è intervenuto Paolo Vanoli, allenatore del Torino, che in sala stampa ha commentato così l’incontro disputato allo stadio “Olimpico Grande Torino”:

«Era importante interrompere il trend di sconfitte: come accogliete questo pareggio? C’è rammarico, volevamo un altro risultato. La cosa positiva è che lo abbiamo cercato a tutti i costi, in alcune partite ci era mancato. E devi anche stare attento che non succeda lo scherzo. Oggi ho visto un passo in avanti.

Vi condizionava un po’ il clima surreale allo stadio? No, ho abituato i giocatori ad essere focalizzati sul campo. I tifosi devono sostenerci, ora devono esserci ancora più vicini e so che lo faranno.

Un giudizio su Njie? Si, è stato bravo ad entrare così, ha qualità. Chi è entrato ha dato di più per provare a vincere. Lui deve viverla con gioia, ha un futuro ma deve capire come fare il calciatore.

I tifosi l’hanno acclamata. Mi sono sempre stati vicini ma vorrei che stessero vicino alla squadra che ne ha bisogno. Mancano ancora sei partite al girone d’andata, dobbiamo accelerare.

Secondo lei è mancata un po’ di precisione nei tiri? Quando attraversi questi periodi, ti manca lucidità. Ma chi è entrato ha voluto provare a vincere. Anche il momento ti porta ad essere poco qualitativo, sei un po’ frenetico. Lazaro era un po’ troppo basso per sfondare. Ora abbiamo un’altra evoluzione rispetto a inizio stagione. L’importante è tirare, i nostri giocatori hanno qualità.

Un commento sui gol su piazzati: Vlasic marcava Djuric? Non era studiata, ma lavoravamo a zona. La seconda linea doveva essere bloccata, in quel caso poteva prenderla l’uomo davanti a Vlasic. L’altezza fa la differenza, ma Vlasic ha fatto ciò che doveva.

Ancora su Njie, è entrato con una cattiveria che chi ha iniziato la sfida non aveva… Non deve frenarsi, deve solo divertirsi. Mi dispiace quando i giovani vengono attaccati perché sbagliano, Njie deve tenere il sorriso e deve capire come diventare un giocatore. Ha dimostrato qualità nell’uno contro uno, è un giocatore che ha caratteristiche diverse. Ci ha aiutato ad accederci, ha fatto bene.

Come può inserire Njie in un eventuale undici titolare? Tutti i giocatori della rosa possono giocare dal primo minuto. Che parta o che entri, deve sempre darci questo: è stato bravo lui ma anche Vojvoda è entrato benissimo. Stiamo lavorando su nuovi meccanismi e dobbiamo lavorarci.

Come ha visto Gineitis e Pedersen? Mi piace l’intraprendenza di Pedersen, ha le caratteristiche di corsa di Bellanova e Vlasic lo manda bene nello spazio. Abbiamo fatto meno bene a sinistra, anche Gineitis non ha mai trovato lo spazio per attaccare. Lui e Ricci sono andati meglio con il doppio centrocampista, è una soluzione che si può pensare.

Eravate impauriti ad inizio primo tempo? Viene dal periodo che stiamo attraversando. Quando arrivano i risultati giochi con la mente libera, ora vorresti fare e sei troppo frenetico. Quando sei libero di testa, segni anche all’incrocio dei pali…Ma questi periodi possono solo che farci crescere».