Nella tredicesima giornata di Serie A il Monza di Alessandro Nesta pareggia 1-1 in trasferta contro il Torino: botta e risposta nella ripresa con le reti siglate da Masina al 59′ e da Djuric al 63′. Con il pareggio odierno il Monza torna a fare punti dopo tre sconfitte consecutive e sale a quota nove punti in classifica. Nel prossimo turno di campionato, in programma sabato 30 novembre al “Giuseppe Sinigaglia”, la formazione biancorossa farà visita al Como di Cesc Fabregas.
Serie A, Torino-Monza 1-1: le dichiarazioni di Alessandro Nesta
A fine partita è intervenuto Alessandro Nesta, allenatore del Monza, che in conferenza stampa ha commentato così l’incontro disputato allo stadio “Olimpico Grande Torino”:
«C’è un po’ il rammarico per l’ottimo avvio? Per caratteristiche, andare in vantaggio è un più per noi perché abbiamo giocatori piccolini e veloci. Dobbiamo fare gol, poi potevamo gestire la partita e i ritmi. Dobbiamo fare di più in quelle situazioni, ne abbiamo bisogno.
Uscite con maggiore fiducia? L’autostima, nonostante l’ultimo posto, c’è, e non ha mai preso imbarcate. A volte meritavamo di più, siamo una squadra tosta. Dobbiamo fare più gol, serve una stoccata.
Su Mota Carvalho e Maldini. Mota giocava più largo e Maldini più dentro: Daniel dovrebbe fare di più. Tutto ciò che fa, ne parlano due giorni: probabilmente deve gestire meglio questa situazione, è un ragazzo super e anche timido ma deve gestire la pressione.
Cosa le è piaciuto e cosa no? All’inizio abbiamo tenuto bene palla, poi nella ripresa abbiamo faticato un po’ di più.
Si aspettava questo Toro? Era in difficoltà all’inizio e dovevamo colpire, ci è mancata un po’ di determinazione. Alla fine ci ha dato fastidio.
Come mai Mota è rimasto in campo così tanto? Ci fa gol, ha il gol nelle gambe…Io devo cercare il gol, lui lo tengo fino alla fine perché ha i gol nelle gambe.
Oggi era una partita da uccidere? Ed è una squadra Djuric-dipendente? Nel primo tempo dovevamo metterla nella direzione che volevamo. Ha fatto quattro gol, anche Maldini segnerà e adesso deve gestire ciò che gli capita. Ha un tiro formidabile e talento da vendere, ma il percorso non è solo tecnico ma anche mentale. Deve imparare a ricevere critiche, deve gestire quello e il talento uscirà.
Come mai usa poco i cambi? Me li hanno spiegati da poco, ora imparerò a farli.
Come ha visto Bianco e Bondo? Brillanti e forti, sono il cuore della squadra e ci danno velocità e riconquista. Sono entrambi in fiducia, sanno di essere giocatori importanti».