Ronesio ha sette anni, vive a Monza, tifa Juventus. Per lui, che è malato da tempo e rischia la vita, la partita di venerdì tra Monza e Juventus è stato un sogno che si realizza. Si presenta allo stadio con la sciarpa bianconera al collo ed un cappellino biancorosso in testa. Insieme ai genitori viene invitato per un giro di campo prima del match. Le curve lo salutano, espongono anche degli striscioni e poi lo accolgono per un caloroso abbraccio: «Ronesio Benvenuto a Monza» dal lato brianzolo, «Ronesio Juventino Vero» da quello piemontese.
Serie A: l’abbraccio di Monza-Juve a Ronesio, le due curve tutte per lui
Momenti che il piccolo non potrà mai dimenticare, come quando si avvicina alla curva ospite e i tifosi gli fanno intonare un coro, accompagnandolo con affetto, oppure quando sotto la Davide Pieri agita le braccia incitando gli ultras biancorossi che lo riempiono di olè.
Una serata pazzesca per lui, una gioia indescrivibile, ma anche un’emozione per tutte le persone che conoscono la sua storia, che sanno cosa gli sta succedendo, e per tutti quelli che l’hanno scoperta solo ora e che si sicuramente faranno il tifo per lui nella partita più importante, quella per la vita.