Lo scudetto a Monza, arriva il Napoli

Palladino parla dei campioni Kvara e Osimhen (e di come limitarli), ma anche di ottavo posto e rinnovo
Raffaele Palladino dopo Monza-Inter
Raffaele Palladino Eligio Galeone

Il Napoli campione d’Italia arriva all’U-Power Stadium (domenica, ore 15) con un doppio obbiettivo secondario: vincere la classifica cannonieri con Osimhen e superare il record societario di 91 punti arrivato in epoca Sarri. Per il Monza invece il nuovo traguardo, dopo la salvezza con sei turni d’anticipo, è provare a chiudere all’ottavo posto, per sognare l’Europa. «La partita con il Napoli capita a pennello, affrontare i campioni d’Italia nel loro momento di euforia è il massimo visto che anche noi veniamo da un bellissimo periodo», ha detto Palladino alla vigilia. «Per noi sarà una prova di maturità, perché proviamo a confrontarci con una squadra di grandissimo livello allenata benissimo e noi vogliamo sempre confrontarci con i migliori. Anzi, lo dico, è l’esame di maturità: abbiamo già dimostrato durante tutto il campionato personalità, capacità di riprendere le partite, di volontà di andare a giocarsela con tutti e molto altro, ma quella con il Napoli sarà una prova stimolante. Immagino che lo stadio sarà pieno di tifosi, una bellissima giornata».

Focus sugli avversari, i campioni d’Italia

Napoli, forte, fortissimo, con stelle che hanno brillato tutta la stagione ed un allenatore espero ma innovatore: «Avremo a che fare con grandissimi campioni, dobbiamo cercare di limitarli, perché fermarli non si fermano. Kvara e Osimhen sono due fenomeni, proveremo a limitarli. Hanno fatto 12 e 23 gol e spostano gli equilibri e sono assolutamente determinanti. Cercheremo di farlo da squadra, con il nostro gruppo. Sono un grande estimatore di Spalletti come persona, l’ho conosciuto al corso allenatori, mi ha fatto una lezione e mi affascina. Si dice sempre che bisogna sempre studiare dai migliori e per me Spalletti in questo momento è il miglior allenatore della Serie A. Ha sempre fatto giocare bene le sue squadre, ma la maggior qualità secondo me è la capacità di inculcare una mentalità nei giocatori, sono sempre affamati, vogliono sempre vincere. Ma anche noi vogliamo vincere. Il mese di aprile è stato incredibile. Sono soddisfatto anche della crescita individuale di ciascun giocatore, migliorano quotidianamente ed è gratificante, perché mi piace l’idea di poter lasciare qualcosa in ognuno di loro come vari tecnici hanno fatto con me durante la carriera calcistica».

Obiettivo ottavo posto

Per il Monza, come detto, inizia un minicampionato da quattro giornate per raggiungere l’ottavo posto che, a seconda degli incastri, potrebbe valere un piazzamento europeo. «Intanto fatemi fare i complimenti alla società, perché avere la licenza Uefa non è semplice e va dato grande merito a chi ci ha lavorato. Per l’ottavo posto siamo tutte lì, c’è ancora qualche scontro diretto e dobbiamo sfruttarlo al meglio. Credo che alla fine sarà decisa da uno o due punti. Chi affronterà queste quattro partite nella maniera più determinata e concentrata, chi avrà meno infortuni, chi avrà la giusta mentalità spensierata e vincente avrà la meglio». Inevitabile la domanda sul suo futuro, anche alla luce dell’incontro avuto in settimana con Galliani per il rinnovo. «Ci siamo visti con Galliani, è stato un incontro positivo e ce ne saranno altri. Però in questo momento la priorità va data alla squadra».