Grande festa in casa Polisportiva Besanese per Federico Bosis, classe 2005, che è salito sul podio dei campionati mondiali under 18 di Sarajevo. Dopo una stagione eccellente, il judoka è stato convocato dalla nazionale italiana Fijlkam per prendere parte ai campionati mondiali della classe Cadetta, andati in scena la scorsa settimana nella capitale bosniaca. Federico è arrivato al mondiale con il peso di una medaglia di legno all’europeo, svoltosi a Parenzo lo scorso giugno. «È stata una grande rivincita», ha commentato Federico a fine gara. «C’ero con la testa e la voglia di prendermi quella medaglia, che avevo lasciato in finale agli europei, era tanta. Mi sentivo bene e ho dato il massimo fin da subito».
Judo: il percorso di Federico Bosis nel mondiale
«La gara di Federico è stata quasi perfetta», ha commentato il coach Alessandro Comi, tecnico besanese in forze alla nazionale italiana. «Federico è entrato subito in gara con una freddezza che pochi hanno e ha portato sul tatami tutto sé stesso: negli ultimi mesi abbiamo lavorato per arrivare al massimo a questo appuntamento e il risultato è frutto di un eccellente lavoro di squadra», ha aggiunto, dichiarandosi orgoglioso dell’atleta besanese. Nel suo percorso verso la medaglia, Federico ha eliminato il serbo Petrovic e lo statunitense Farnot, per giocarsi il tutto per tutto col campione europeo in carica, il georgiano Lasha Samdashvili, in un incontro deciso nell’extra-time da un errore tattico a sfavore dell’azzurro. Non c’è stato niente da fare per l’australiano Toyoshima nell’incontro di ripescaggio e nemmeno per l’azero Nijat Naghiyev, già bronzo europeo, fulminato da Federico con un gesto tecnico da manuale, che gli è valso la medaglia di bronzo.
Judo: la felicità dell’atleta besanese
«Rosico un po’ per l’incontro col georgiano, che era l’avversario da battere e che per gran parte dell’incontro ho dominato. C’è di buono che dopo quell’incontro sono stato comunque sul pezzo e che ho tenuto fino alla fine. Questa medaglia la sentivo mia: ci stavo lavorando da molto e sul tatami sapevo di essere tra quelli che potevano arrivare alla fine. Ho lavorato parecchio per essere qui: il lavoro paga e devo ringraziare chi mi ha allenato e sostenuto», ha aggiunto Federico. «Dedico il bronzo al mio coach Alessandro Comi e agli allenatori della mia società, Filippo Poni, William Aldeghi ed Emanuele Castagna, che hanno lavorato con lui per portarmi fin qui; grazie anche a mio fratello e ai miei genitori che ci sono sempre». «Reduci dalla stagione pandemica, non saremmo arrivati a questo risultato soltanto con le nostre forze», ha concluso il coach Comi, aggiungendo: «Insieme con la Polisportiva Besanese e alla rispettosa fiducia con cui il direttivo ci permette di lavorare al meglio, un doveroso grazie va al comitato regionale Fijlkam Judo Lombardia, diretto dalla vicepresidente Cinzia Cavazzuti, che ha creato un circuito virtuoso di allenamenti itineranti per garantire adeguato confronto a tutti gli atleti. L’ultimo grazie va all’amico e collega Enzo Tau, della società Cisaf Como, che con il suo team ci ha permesso di allenare anche Federico, superando i limiti e le criticità dei tempi peggiori».