Generazione Petagna da Trieste in giù: dal nipote Andrea al nonno Francesco con il calcio nelle vene

Una mostra di cimeli sul Taranto Calcio nel quale si è parlato di Francesco Petagna, nonno di Andrea. L'AC Monza ha risposto presente donando all'Associazione una maglia del 37 biancorosso.

Generazione Petagna in un intreccio di collegamenti sull’asse Trieste-Monza-Taranto. Iniziamo dal principio spostandoci per l’occasione da Monza a Taranto in un vortice culturale calcistico di oltre 1500 km di distanza. Esattamente a Taranto l’Associazione Museo del Taranto Calcio APS (Associazione di Promozione Sociale, ndr) ha organizzato, in collaborazione con la Marina Militare e in particolare con Marina Sud e l’Arsenale Militare Marittimo di Taranto (sede del convegno, ndr), una tre giorni di eventi che ha riscosso successo nella Città dei Due Mari: un convegno per il 6 ottobre, un laboratorio sui giochi del Mediterraneo per il 7 ottobre e una mostra di cimeli del Taranto Calcio dal 6 all’8 ottobre.

La locandina dell’evento

Dal Football in Arsenale ai calciatori operai del Taranto

Nel convegno del 6 ottobre, intitolato “Il Football in Arsenale, l’Arsenaltaranto, il calcio degli arsenalotti” si è parlato del calcio in Arsenale. Nel corso del convegno sono intervenuti il Presidente dell’Associazione, Franco Valdevies e il Direttore di MondoRossoBlù, Roberto Orlando: il primo, ricercatore storico e statistico, ha focalizzato l’attenzione sulla nascita del calcio a Taranto e sugli impianti calcistici dove ha giocato la squadra rossoblù nella storia, ovvero Piazza d’Armi, il campo sportivo dell’Arsenale e lo stadio “Valentino Mazzola” in auge fino al 1965; l’intervento del Direttore Orlando si è incentrato sugli operai dell’arsenale che hanno militato nell’Arsenaltaranto dal 1947 al 1955. L’intervento ha vissuto anche di novità dal punto di vista delle notizie storiche sui calciatori del Taranto, gli arsenalotti, perché l’Arsenale di Taranto ha aperto gli archivi storici del personale rendendoli a disposizione di Orlando, ricercatore storico dell’associazione dove ha potuto prendere notizie su tanti calciatori: Vincenzo Castellano, Mario Bernardel, Antonio Bellucco e Francesco Petagna, ovvero il nonno di Andrea, attaccante del Monza.

Una foto del convegno,
gentilmente concessa dal Museo del Taranto Calcio.

Da Taranto a Trieste: l’excursus di Francesco Petagna

Consci della parentela calcistica dal nonno Francesco al nipote Andrea Petagna, l’Associazione si è messa subito in contatto con la società del Monza per portare all’attenzione del ragazzo che ci sarebbe stato un convegno che avrebbe parlato del nonno. Il papà di Francesco Petagna, Catello Petagna (il bisnonno di Andrea, ndr) era di Castellammare di Stabia e, come tanti altri operai dell’Arsenale di Castellammare di Stabia, all’epoca si trasferì a Taranto agli inizi del Novecento per lavorare nel Regio Arsenale di Taranto che era in forte espansione. Negli anni trenta, come accadeva spesso, Catello fece entrare in Arsenale anche il figlio Francesco, nato a Taranto il 29 novembre 1923, che inizia a giocare in Serie C in una delle squadre della sua città, la S.S. Pietro Resta, prima dell’ultimo conflitto. Fermo per la pausa bellica, Francesco tornò in campo, sempre in Serie C, centrando la promozione in Serie B nel 1946 e nella sua militanza con la maglia dell’Arsenal Taranto dal 1945 al 1949 totalizzò 101 presenze siglando 32 reti. Nel 1949 chiese il trasferimento a Trieste perché probabilmente si era accordato con la Triestina ma gli venne negato il trasferimento. Così lui si licenziò dall’Arsenale e si trasferì finalmente a Trieste con la quale disputò dieci stagioni con i Giuliani giocando dal ’49 al ‘59. Francesco Petagna con le sue 274 partite è il quinto calciatore di tutti i tempi per numero di presenze in maglia alabardata. A Trieste ebbe come allenatori Nereo RoccoAldo OlivieriBéla GuttmanMario Perazzolo e Piero Pasinati. Gioca con Cesare MaldiniGuglielmo TrevisanGianfranco PetrisGiorgio BernardinAntonio NuciariGianfranco Ganzer e molti altri campioni. In carriera ha disputato complessivamente 256 presenze e 12 reti in Serie A e 103 presenze e 26 reti in Serie B. Finita la carriera da calciatore, Petagna iniziò quella di allenatore. Proprio a Trieste nasce Andrea Petagna, suo nipote.

I ringraziamenti all’AC Monza da parte di Roberto Orlando, Direttore di MondoRossoBlù

L’AC Monza ha risposto presente alla chiamata donando all’Associazione una maglia di Andrea Petagna e facendola recapitare in tempi brevi, appositamente qualche giorno prima dell’evento. Roberto Orlando, Direttore di MondoRossoblù, ha commentato così ai microfoni della nostra redazione, cogliendo l’occasione per ringraziare la Società del presidente Silvio Berlusconi: «L’Associazione ha voluto organizzare questo convegno al fine di parlare degli arsenalotti, calciatori dell’Arsenaltaranto. Aprendo le cartelle personali di questi arsenalotti mi è venuto in mente quando ho aperto quella di mio nonno e quindi l’emozione che ho provato anch’io nel vedere la foto, la scrittura di mio nonno e le lettere: tutta quella vita lavorativa in famiglia che non si è saputa. Per lo stesso motivo ho voluto contattare la società del Monza nella persona di Enrico Cerruti, Addetto Stampa della società brianzola, che ringrazio pubblicamente, così come tutta la società dell’AC Monza, per averci anche donato una maglia dell’attaccante Andrea Petagna che farà parte del patrimonio dell’associazione e sarà utilizzata per fini espositivi».