La Brianza del calcio, realtà che gode di un movimento sempre più interessante capitanato indubbiamente dall’Ac Monza, ma che annovera anche progetti ambiziosi come il Renate (Lega Pro) e il Seregno (Serie D), attende l’esito del voto nazionale per la presidenza della Figc. Le consultazioni federali si terranno lunedì 22 febbraio e vedranno, nel ruolo di duellanti, l’attuale guida della federazione, Gabriele Gravina, e il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, il deputato campano di Forza Italia Cosimo Sibilia, recentemente al centro di diverse polemiche sia per la gestione degli scorsi campionati dei dilettanti e di quelli in corso sia per il notevole cumulo di cariche rivestite e per l’ipotizzata incompatibilità (è anche ai vertici di Fedecalcio Servizi, società partecipata al 100% dalla Figc), che gli ha fruttato anche un esposto all’Anac (Autorità nazionale anti-corruzione) da parte del Codacons.
Nonostante la riconferma ai vertici della Lnd, Sibilia sembrerebbe essere in netto svantaggio sul rivale. Riporta Fabio Franchini su ilGiornale.it che il consenso del numero uno uscente, Gravina, “si attesterebbe, circa, sul 70% dei consensi, avendo dalla sua Serie A, B, Lega Pro, l’associazione dei calciatori e anche quella degli allenatori”. Per il suo avversario, invece, ci sarebbe un consenso pari al 90% del mondo del calcio dilettantistico, che, però, non sarebbe a questo punto sufficiente.
Per Sibilia sembra quindi configurarsi una rovinosa sconfitta. E questo avverrà molto probabilmente nonostante i rumors che lo davano in lizza per il posto da sottosegretario allo Sport nel Governo Draghi. Voci di corridoio che, del resto, sono state smentite sempre da ilGiornale.it, che in un altro pezzo sempre siglato da Franchini ha riportato come queste siano sembrate piuttosto simili a “una semplice manovra pubblicitaria per accreditarsi in vista delle elezioni federali”.