Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, ha presentato ricorso al Tnas contro la squalifica di nove mesi inflitta dalla Corte di Giustizia della Figc nell’ambito del processo al Calcioscommesse. A darne notizia è lo stesso Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport. Lo scorso 2 ottobre la Corte federale aveva ritenuto il centrocampista brianzolo colpevole di doppia omessa denuncia nelle presunte combine di Lazio-Genoa (del 14 maggio 2011) e Lecce-Lazio del (22 maggio 2011).
’Abbiamo presentato un ricorso con riserva di motivi – spiega Matteo Melandri, avvocato del capitano della Lazio, Stefano Mauri, in merito all’istanza presentata presso il Tnas contro i nove mesi di squalifica comminati dalla Corte di Giustizia Figc, nel processo al Calcioscomesse – Vuol dire che è solo un ricorso avverso al provvedimento di sospensione, però i motivi per i quali lo abbiamo fatto sono sospesi in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza che non sono ancora state depositate’’. Al momento, la Corte federale che, lo scorso 2 ottobre, ha condannato il centrocampista biancoceleste per omessa denuncia nelle presunte combine di Lazio-Genoa (14 maggio 2011) e Lecce-Lazio (22 maggio 2011) si è limitata, infatti, a pubblicare soltanto il dispositivo della sentenza.
’’Abbiamo semplicemente evitato che scadessero i termini, visto che la norma parla di 30 giorni dalla data del dispositivo – prosegue il legale a Lalaziosiamonoi.it -. Poi in realtà per prassi, quando ancora non c’è la motivazione, non fanno scadere i termini, ma per evitare qualsiasi problema abbiamo depositato questo ricorso: abbiamo chiesto che si formi il collegio arbitrale e poi attendiamo le motivazione, speriamo entro il due novembre’’. Dopo i sei mesi inflitti in primo grado dalla Commissione Disciplinare, aumentati a nove dalla Corte, Melandri spera ora nell’ultimo grado di giudizio sportivo offerto dal Tnas. ’’Confidiamo nell’assoluzione – ammette – Stefano ha già patito tre mesi di squalifica. Se dovessimo arrivare ad una sentenza a dicembre e se dovessero riconoscere tutto quello che ha già maturato sarebbe come un’assoluzione. L’obiettivo è riportarlo in campo il prima possibile. Lui ha ripreso ad allenarsi, è fiducioso’’.