Domenica hanno pareggiato 0-0 contro il Cabiate, e di per sé è una notizia. Perché un “X” al Copreno era uscito solo altre due volte quest’anno, l’ultima volta quasi due mesi fa, a sottolineare la stagione straordinaria che la squadra granata sta vivendo nel girone B di Prima categoria. Non occorrono tante analisi, bastano i numeri: 19 partite giocate, 16 vittorie e nessuna sconfitta, per un totale di 51 punti, “solo” 13 in più rispetto ai secondi in classifica. «E pensare che domenica abbiamo sbagliato un rigore, errore già successo nelle altre gare in cui abbiamo pareggiato. Se avessimo segnato tutti e tre i penalties ora saremmo a punteggio pieno: 19 su 19». A spiegare il bel momento del club è il suo presidente, Giuseppe Vergani, alla guida della squadra dal 2007.
Vergani ha un’impresa di costruzioni che esiste da 70 anni: era di suo padre, ci ha lavorato lui per una vita e ora ha passato il testimone al figlio. «Questo lo dico perché il mio lavoro mi ha insegnato a dare importanza ai numeri. E finché i numeri non diranno che il Copreno è stato promosso non ci crederò». Fa gli scongiuri, specie dopo la scorsa stagione, partita bene e finita in un nulla di fatto: «Nelle prime giornate giocavamo un bel calcio. Poi Mauro Canino, uno dei nostri giocatori migliori, ebbe un incidente sul lavoro: rimase a lungo in ospedale e lo perdemmo per tutta la stagione. Così cominciò il crollo della squadra e a fine stagione perdemmo il pass per salire in Promozione».
Il segreto della squadra comunque sta davanti: da una parte c’è Andrea Vitulli, dall’altra Gabriele Zanoni. Insieme hanno fatto 23 reti, trapiantando a Copreno la linfa prolifica maturata un anno f, al Lora Lipomo: «Siamo stati fortunati a trovare due così: la loro squadra non si era iscritta al campionato e li abbiamo presi subito in coppia», scherza Vegani. Tutta la squadra però dimostra un valore superiore rispetto alla categoria in cui giocano: «Abbiamo il migliore attacco e la miglior difesa. D’altronde, abbiamo cambiato molto rispetto ad un anno fa: la scorsa estate sono arrivati 17 giocatori nuovi. Ora abbiamo una formazione che forse ha più carattere. Ma a rendere forte il Copreno secondo me è una caratteristica: in questa squadra abbiamo tutti bravi ragazzi. E di questo sono orgoglioso, sono come nipoti».