Arriva la stangata del questore di Vicenza contro gli ultras del Monza, per i disordini scoppiati nella città veneta, in coda alla semifinale di coppa Italia del marzo di quest’anno. Le autorità hanno colpito duro, e per la curva Davide Pieri, quella dei sostenitori biancorossi, sono in arrivo 10 daspo.
Nel complesso, comunque, sono 22, tra vicentini e monzesi, i tifosi che, secondo quanto riporta il Giornale di Vicenza, in questi giorni stanno ricevendo gli avvisi di avvio del procedimento amministrativo a loro carico che potrebbe portare al divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Nel frattempo sono state eseguite due perquisizioni e sono partite le segnalazioni alla procura per le denunce. Le notifiche sono arrivate in questi giorni anche in Brianza. Allo stato attuale, non si conoscono ancora le entità delle diffide (durata ed eventuali prescrizioni accessorie come l’obbligo di firma).
Quella vicentina, rispetto a quella monzese, non può certo considerarsi una tifoseria “amica”, ma tra le due fazioni non c’è mai stata neanche una rivalità così forte come con altre città. Durante la partita, infatti, non si erano registrati cori “contro”, ma solo a sostegno dei rispettivi colori. La tensione era esplosa negli ultimi minuti, quando l’attaccante del Monza Ettore Marchi, dopo aver marcato un gol decisivo al 93esimo, aveva esultato sotto la curva dei berici, scatenando la rabbia di questi ultimi. Una volta terminato il match, i supporters brianzoli erano stati trattenuti nella zona antistadio, in attesa che uscissero i tifosi locali.
Secondo il racconto di alcuni presenti, il grosso dei monzesi è stato poi fatto salire su un pullman, seguito da una carovana di macchine private. Il corteo, scortato da una volante della polizia, si è poi mosso per lasciare la città quando, non distante dallo stadio Menti, un gruppo di circa 150 vicentini (chi con i passamontagna, chi con le mazze), ha teso un agguato ai mezzi diretti in Lombardia, dando vita a una fitta sassaiola. A quel punto la situazione è degenerata in scontro, fino all’arrivo di un contingente di forze dell’ordine, che ha sparato i lacrimogeni in direzione degli ultras di casa.