Vimercate, nuovo tavolo BamesIl ministero riapre il confronto

Vimercate, Bames non miglioraLavoratori sul piede di guerra

Vimercate – La parola ritorna al confronto locale perché il tema della reindustrializzazione di ex Celestica possa però riprendere la scena, al più presto e comunque entro il 2010, davanti al Ministero delle Sviluppo economico, a fare da perno di un tavolo istituzionale che ha ripreso a camminare giovedì, dopo mesi di sollecitazione inesausta da parte delle organizzazioni sindacali. La rotta da tenere, e per certi versi da invertire, per provare a orientare una vera ripresa del sito di Velasca, di proprietà del gruppo Bartolini, è stata disegnata a Roma, con l’apporto di tutti i soggetti coinvolti: si parte dalle secche di piani industriali in ritardo, appesantiti dalla crisi generale, e da un livello occupazionale in costante calo, e si punta a un coinvolgimento di più soggetti industriali, in accordo con la proprietà, e a tamponare l’emorragia di posti di lavoro che sta svuotando il sito.

“Sulla debolezza dell’attuale piano industriale, oltre agli esuberi dichiarati, va inoltre registrato un forte ritardo sulla sua realizzazione con il conseguente mancato reimpiego dei lavoratori all’interno delle aziende, con il rischio che tale ritardo possa evidenziare a febbraio 2012 un problema drammaticamente più grosso dei cento esuberi dichiarati dall’azienda –hanno sottolineato i sindacati e le rsu di ritorno dall’incontro di giovedì- Abbiamo chiesto a tutte le istituzioni presenti di ‘accompagnare’ la proprietà di Bames e Sem a individuare e trovare una soluzione industriale aggiuntiva a quanto si sta facendo oggi perché insufficiente, avendo l’obbiettivo di mettere ‘in sicurezza’ sia l’occupazione che il futuro industriale e produttivo del’area ex Celestica”.

Nel confronto romano, il gruppo Bartolini ha dichiarato la propria disponibilità a procedere ritenendo ancora percorribile l’orizzonte della reindustrializzazione, “la proprietà di Bames e Sem –riferiscono i sindacati- ha confermato sia i ritardi che le oggettive difficoltà del mercato, ma nel contempo ha confermato tutti i progetti e la volontà di andare avanti, dichiarando di essere disponibile a fare la propria parte e di voler essere co-protagonista con eventuali altri soggetti industriali”. Tema, quello dell’aggancio di altri operatori che l’agenzia Sofit sta monitorando, come già era accaduto nel 2006, alla vigilia del primo protocollo d’intesa per il rilancio dell’area. Proprio Sofit sedeva al tavolo del Ministero l’altro ieri, insieme ai vertici aziendali e a una fitta schiera di enti e istituzioni ai quali Fim Cisl e Fiom Cgil chiedono impegno e attenzione concreti: Confindustria Monza e Brianza, Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza, Comune di Vimercate.
Anna Prada