Vimercate, l’ultimo treno Mm2Vertice a Monza sul progetto

Metropolitana da Sesto a MonzaVia ai cantieri, «taglio» nel 2015

Vimercate – I Comuni non demordono. Chiedono con determinazione che il promesso prolungamento della metropolitana fino a Vimercate, insieme con la parte di linea prevista fino a Paullo e il resto delle opere compensative della Tem, venga realizzato. A partire da un dato di fatto e da due nuovi obiettivi, come è emerso nell’incontro tenuto giovedì pomeriggio a Monza tra Francesco Giordano, assessore della Provincia di Monza a opere pubbliche e viabilità, e i Comuni coinvolti nel tracciato.

I finanziamenti – L’incontrovertibile dato di cronaca è la bocciatura che la Corte di conti ha inflitto alla delibera Cipe di approvazione del progetto preliminare del prolungamento, perché è insostenibile spendere soldi per progettare un’opera che non vede copertura statale neppure per un euro laddove l’impegno di spesa “romano” dovrebbe assicurare il 60 percento di 476 milioni di euro. Il duplice obiettivo verso il quale muovono i Comuni lo ricostruisce il sindaco Paolo Brambilla, che ha preso parte alla riunione. «Per recuperare il tempo perso e considerato che la progettazione definitiva è ormai a buon punto, il meccanismo potrebbe essere ottenere l’approvazione del Cipe direttamente sul definitivo, passaggio che ingloberebbe anche quella del preliminare –ha spiegato il sindaco- Certo, servirà anche la conseguente approvazione della Corte dei conti e non ci si potrà permettere di essere nella situazione odierna altrimenti andremmo incontro a una seconda bocciatura. L’elemento che la Corte dei conti ha evidenziato alla base del giudizio negativo espresso è la mancanza di fondi stanziati a bilancio dallo Stato e questo è l’altro versante sul quale lavorare in questi mesi. Faremo pressione politica, e la Provincia si è detta disponibile a esercitare un coordinamento, sul ministero competente e sul sottosegretariato, perché lo stanziamento necessario venga inserito nel Documento di programmazione economico finanziaria per il 2012 che deve essere stilato entro l’estate 2011».

Il nodo Tem – Come dire che si deve partire dai 280 milioni di euro a carico del governo perché l’infrastruttura possa davvero muovere passi certi, «poi si penserà al restante 40 percento a carico degli enti locali e, all’interno di questa quota, al dieci percento che i Comuni dovrebbero sostenere», ha aggiunto Brambilla. Le amministrazioni coinvolte dal passaggio della Tem, e nello specifico Agrate, potrebbero esercitare pressione anche in vista della prossima apertura dei cantieri per la tangenziale est esterna, con il ritiro della firma in sede di conferenza di servizi fino a quando lo stanziamento statale non sarà stato sottoscritto.
Anna Prada