Verano, per battere la Ndranghetaserve grande compartecipazione

«Ciascuno faccia quello che è giusto nel posto dove si trova, per affrontare un fenomeno che necessita della compartecipazione di tutte le componenti della società». Queste le parole del pm Bellomo all'incontro pubblico sulla 'Ndrangheta.
Verano, per battere la Ndranghetaserve grande compartecipazione

Verano – Salvatore Bellomo, sostituto procuratore di Monza a Verano, dove nel marzo 2008 fu ucciso in un agguato Rocco Cristello, per parlare di “‘Ndrangheta e mafia nei nostri paesi” all’incontro pubblico organizzato mercoledì nell’aula magna della scuola primaria da Lega Nord e Pdl. Il magistrato ha raccolto gli interventi degli altri relatori (i consiglieri regionali Roberto Alboni e Massimiliano Romeo e l’assessore provinciale-candidato sindaco Enrico Elli) in queste parole: «Ciascuno faccia quello che è giusto fare nel posto dove si trova, per affrontare un fenomeno che, in quanto tale, necessita della compartecipazione di tutte le componenti della società». Poi l’elogio «agli “uomini trasversali” che senza colore contrastano le organizzazioni criminali senza badare alle chiacchiere e senza lasciarsi andare a lamenti, lavorando giorno e notte, per anni, per il semplice motivo che credono in quello che fanno». E infine, dipingendo un affresco dell’infiltrazione della ‘ndrangheta al Nord: «È un fenomeno che riguarda tutti e il cittadino non è sollevato dalle responsabilità e non può chiudere gli occhi. Il cittadino deve avere fiducia nelle forze dell’ordine e nei politici, e operazioni come Infinito (che lo scorso anno ha annientato le ‘ndrine brianzole) sono la prova che la fiducia è ben riposta». Aula magna gremita. Tra il pubblico il capitano dei carabinieri della Compagnia di Seregno, Luigi Spenga, e il comandante della Polizia provinciale, Flavio Zanardo.
a.br.