Cambiago – Tenevano 22 cani in giardino: la cosa oltre a non piacere ai vicini, andava contro le norme igienico sanitarie della Regione Lombardia. Due cambiaghesi, proprietari di un’abitazione in via della Repubblica al civico 13, mossi da una forte passione per gli animali nel corso della loro vita hanno raccolto dalla strada molti cani, di ogni genere e ogni razza. Ne hanno raccolti forse troppi, tanto da trasformare la loro abitazione in una sorta di ricovero per i randagi. La coppia di cambiaghesi, marito e moglie, da poco si sono trasferiti in paese, facendosi subito notare dai vicini.
Infatti tutto è nato su segnalazione di alcuni abitanti di via Della Repubblica: «In quella casa – pare abbiano detto – ci sono moltissimi cani in uno spazio angusto». Così sono scattati i controlli incrociati degli agenti del comandante Donato Lucrezio e dell’Asl di Milano. Gli accertamenti hanno effettivamente riscontrato quanto detto nella segnalazione: i 22 cani c’erano ed erano tenuti in uno spazio troppo piccolo rispetto alle loro esigenze e rispetto alle norme vigenti in materia igienico-sanitaria.
«La coppia tentava di tenere nel modo più decoroso possibile il luogo in cui stavano i cani – fanno sapere dal comando di via Indipendenza – ma 22 animali sono difficili da gestire per chiunque». Tra le problematiche rilevate c’era quello degli insetti che il gruppone di cani attirava nel quartiere: «Sono stati gli insetti e gli odori emanati dagli esemplari i motivi che hanno fatto partire le lamentele – proseguono dal comando di polizia locale – non tanto il rumore. I cani tutto sommato non abbaiano molto».
Nonostante l’amore sconfinato della coppia verso i migliori amici dell’uomo, il comune ha stabilito che all’interno della proprietà di via della Repubblica non potranno risiedere più di 10 animali. Cani o gatti che siano. Per mettere in pratica le disposizioni del comune marito e moglie, una volta residenti a Pessano con Bornago, hanno tempo trenta giorni. L’obiettivo dell’ordinanza comunale, scritta tenendo conto del parere dei tecnici sanitari dell’Asl, è chiaro: «Ripristinare le condizioni igienico sanitarie originarie».
Se gli imprudenti protagonisti della vicenda non seguiranno i dettami del municipio, nei loro confronti potrebbe anche aprirsi un procedimento di carattere penale: «Attualmente i due – specificano dagli uffici della polizia locale – sono stati sanzionati secondo le norme vigenti per quanto era di nostra competenza». Negli scorsi anni il comune di Cambiago si è dotato di un regolamento per la tutela degli animali.
Lorenzo Merignati