Varedo, per Balconi e Saclaaltro turno di cassa integrazione

Varedo – I lavoratori della Balconi di via Circonvallazione e della Sacla di via Terni hanno iniziato in questi giorni il secondo turno di cassa integrazione ordinaria. E se in Sacla la cassa potrebbe anche portare ad alcuni tagli di personale, alla Balconi la situazione potrebbe essere persino più difficile.

Balconi – In questo secondo turno di cassa integrazione, che si concluderà il 31 luglio, i lavoratori messi a riposo forzato sono 50 su un personale composto da 62 unità. E entro la prima metà di giugno le rappresentanze sindacali avranno indicazioni più precise sulle intenzioni della proprietà, un aggiornamento che permetterà di fare chiarezza sul futuro della ditta di via Circonvallazione.
La crisi proviene direttamente dal crollo delle ordinazioni soprattutto provenienti dal mercato internazionale e dopo le prime avvisaglie dello scorso autunno, il portafoglio ordini si è inabissato fino al 30 per cento rispetto al 2008. Da 60 anni la Balconi produce presse eccentriche per l’industria automobilistica e con lo stallo del settore è arrivato inevitabile uno stop delle richieste, che si è fatto decisamente drammatico con l’inizio del 2009.

Sacla – Per quanto riguarda la Sacla di via Terni invece, il secondo turno di cassa integrazione tocca una trentina di lavoratori e per la precisione 21 operai e sei impiegati. Anche in questo caso, a rendere necessario il provvedimento è stato il declino delle ordinazioni che per il momento fa registrare un meno 30 per cento rispetto all’anno scorso: e anche qui, il calo delle richieste di minuterie metalliche per lampadari è in parte riconducibile alla contingenza internazionale. Nel caso della Sacla, i sindacati mirano ad un ulteriore prolungamento della cassa anche dopo la scadenza di questo secondo ciclo, soprattutto nel caso in cui la proprietà prospettasse l’alternativa di procedere con tagli al personale. La crisi infatti, rischia di falcidiare anche il personale di quest’altra storica fabbrica varedese, che con la sua produzione di viti e pezzi di complemento per l’illuminazione di interni ha contribuito a fare la storia imprenditoriale della città di Varedo.
Pi.mas