Senago – È morto lunedì a mezzogiorno il paziente che il 10 settembre era rimasto ustionato da una fiammata mentre veniva sottoposto a un intervento nella sala operatoria della Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti. La vittima è Massimo Orsini, 79 anni. Nato a Boario di Gromo, dove aveva vissuto sino agli Anni Settanta, poi si era trasferito a Senago, dopo essersi sposato con Giovanna Gandelli, anche lei di Boario. Nella frazione di Gromo Orsini aveva sempre tenuto la seconda casa, che era solito raggiungere per la villeggiatura estiva.
L’incidente che lo aveva costretto al ricovero era accaduto a fine agosto proprio a Boario. Ricoverato ai Riuniti, in terapia intensiva, intubato e in prognosi riservata nell’ospedale bergamasco, il 10 settembre i medici avevano deciso di sottoporlo a intervento di tracheotomia, per facilitare la respirazione; un’operazione considerata non particolarmente difficoltosa. All’improvviso, però, mentre il chirurgo stava per intervenire, si era sprigionata una fiammata che aveva investito il paziente. Una combustione, forse proveniente da una delle apparecchiature utilizzate. L’inchiesta del pm Santoro è volta anche a scoprire se l’incidente sia stato causato da una negligenza del personale medico durante l’intervento oppure se sia da addebitare alla strumentazione adoperata. Massimo Orsini lascia la moglie e due figlie, Serafina, che vive a Senago; e Antonella, che abita a Boario di Gromo ed è sposata con Vincenzo Gandelli, titolare dell’impresa Edil Boario. In passato l’uomo aveva lavorato come boscaiolo in Francia, in particolare nella Alta Savoia. Trasferitosi a Senago, aveva poi lavorato come operaio in aziende della zona.
Ustionato ai «Riuniti» di BergamoE’ deceduto il senaghese Orsini
È deceduto Massimo Orsini, il senaghese 79enne che il 10 settembre era rimasto ustionato da una fiammata mentre veniva sottoposto a un intervento nella sala operatoria della Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti. Era originario di Boario di Gromo.