Un’opera buffa in due atti. Con un regista all’esordio e di certo molto speciale. È “Il matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa messo in scena a Novara da Marco Castoldi in arte Morgan. Una nuova sfida per il cantante brianzolo, che lo proietta in un mondo tutto da scoprire. Per sua stessa ammissione: «Conoscevo ben poco il teatro, ma l’ho sempre amato – ha avuto modo di dire alla presentazione – Lavoro e costruisco insieme a tutta la compagnia, scopro anch’io quotidianamente come fossi uno spettatore. Sono l’uomo caduto sulla terra».
L’opera aprirà la stagione del Teatro Coccia e Morgan vuole lasciare il segno. «“Il matrimonio segreto” – ha spiegato in conferenza – è un dramma giocoso e già in queste parole c’è insito il meccanismo degli opposti. Al centro ho voluto una casa sventrata come una casa delle bambole e tutto intorno si muove una scena che ha un solo luogo e un solo momento nel tempo. Tutto succede in una giornata: l’opera parla del tempo che si ferma, io l’ho ricevuta in dono e sto cercando di onorarla. È l’affresco di una società del ‘700, che sembra drammaticamente quella di oggi».
Dalla scenografia alla poltrona di Cimarosa disegnata da un architetto, fino ai particolari che daranno ai costumi un’aria contemporanea (si dice di inserti fluo sia per gli uomini che per le donne) la mano del regista si farà vedere. Anche perché si è trattato di una «proposta lusinghiera, di un’occasione di rivalsa anche alternativa rispetto al ruolo televisivo che a volte sembra non appartenermi. Il teatro è l’antitelevisione, antagonista del cinema: ha a che fare con le cose vere, con la materia».
Lo spettacolo debutta il 5 ottobre alle 20.30 e verrà replicato domenica 7 ottobre alle 16.