Un appartamento a «Luci rosse»Casa d’appuntamenti a Lentate?

Lentate sul Seveso – Il mondo della prostituzione si sposta dalla strada nelle case dei lentatesi? È il sospetto che emerge dal controllo effettuato lo scorso giovedì 4 giugno dagli agenti della polizia locale. Due di loro, durante un normale pattugliamento del territorio, nel pomeriggio hanno suonato a un’abitazione nel pieno centro cittadino e all’interno ecco la sorpresa: luci soffuse, drappi rosso fuoco, arredamento «caldo e accogliente» e soprattutto due giovani ragazze orientali prive di permesso di soggiorno. Il la è stato dato da diverse segnalazioni inoltrate dai residenti nella zona, preoccupati da uno strano movimento di gente, in particolare uomini, a ogni ora del giorno e della notte.

Spaccio? Immigrazione clandestina? Stando alle caratteristiche dell’appartamento, sembra che ci possa essere qualcosa di più, un giro di prostituzione. Per questo gli agenti hanno chiesto il supporto dei carabinieri. I militari di Lentate hanno portato le ragazze alla caserma di via Falcone e Borsellino. Da qui sono partite le indagini, che ora dovranno accertare se quell’arredamento è semplicemente dovuto a «gusti estrosi» oppure, come sospettano le forze dell’ordine, alle spalle delle due giovani dagli occhi a mandorla ci sia un giro legato al mondo dello sfruttamento della prostituzione clandestina. In parallelo alle indagini dell’Arma, il comune si sta occupando degli illeciti amministrativi, vedi la mancata denuncia di cessione di fabbricato e ancora il rispetto delle normative in materia igienico-sanitaria. A quanto pare l’abitazione non sarebbe stata del tutto linda e forse gli impianti non erano nemmeno a norma, per dimostrarlo ci vorranno ulteriori controlli.

Intanto restando nell’ambito della prostituzione, il fissato incontro che mercoledì scorso doveva vedere seduti attorno a un tavolo sindaco Massimo Sasso, assessore alla sicurezza Silvano Rovagnati e soprattutto il prefetto di Milano è stato rinviato a data da destinarsi. Questo però non ha fermato le scelte amministrative in materia di sicurezza. Ecco allora che a partire da metà giugno debutteranno i pattugliamenti serali del territorio. Nei giorni scorsi Rovagnati ha convocato un tavolo locale con carabinieri, agenti della polizia locale e gruppi di volontariato, come protezione civile e carabinieri in congedo. Si è deciso di attuare trenta pattugliamenti tra le 20 e mezzanotte dal 15 giugno sino alla fine dell’estate «un numero – tiene a precisare Rovagnati – che potrebbe essere incrementato in base a soldi e uomini a disposizione». Nel secondo caso una risposta positiva potrebbe arrivare già a luglio, quando il comando conterà un agente in più. Un secondo uomo dovrebbe arrivare a ottobre.
Cristina Marzorati